Arriva The Samarkand Express, primo treno luxury in Asia targato Arsenale

Arriva The Samarkand Express, primo treno luxury in Asia targato Arsenale
03 Maggio 15:13 2024 Stampa questo articolo

Sarà pronto entro il 2026 The Samarkand Express, il primo treno luxury di slow tourism e made in Italy in Asia. È il frutto dell’accordo tra O’zbekiston Temir Yo’llari Jsc, le ferrovie dell’Uzbekistan, e Arsenale, la società italiana di ospitalità di lusso. L’head of terms per l’accordo definitivo è stato siglato a Tashkent, in occasione del Tashkent international investment forum del Foreign investors council. Il progetto è sviluppato sotto l’egida del ministero degli Investimenti, dell’industria e del commercio.

L’intesa è stata sottoscritta da Khikmatulla Rakhmetov, vicepresidente del cda, e da Paolo Barletta, ceo di Arsenale. Il comitato per il turismo svolgerà un ruolo fondamentale nella promozione del progetto tra gli itinerari e le esperienze turistiche del Paese. Arsenale si occuperà della fase di produzione del treno. Le carrozze saranno dotate di alta ingegneria italiana oltre che della sapienza degli artigiani del made in Italy.

Il lavoro porta la firma di Arsenale, quindi, ma in forte coordinamento, anche a livello strategico, con le Fs, per un ulteriore slancio dell’industria ferroviaria italiana e per l’intero settore del turismo di lusso.

Il treno di lusso sarà composto da almeno 13 carrozze, con 38 cabine per 66 ospiti e raggiungerà quattro località: da Tashkent, capitale e maggiore centro economico e culturale della repubblica uzbeka, passando per SamarcandaBukhara fino a raggiungere Khiva.

«L’accordo rafforza ulteriormente il nostro piano di internazionalizzazione di un modello italiano di luxury slow tourism, unico sul mercato – spiega Paolo Barletta, amministratore delegato di Arsenale – The Samarkand Express permetterà di elevare il turismo di lusso nella condivisione della cultura dei nostri Paesi, rafforzando le relazioni transfrontaliere esistenti e, al contempo, modernizzando un servizio di ospitalità attraverso lo sviluppo dell’infrastruttura. Crescere all’estero, dopo il modello inaugurato in Italia, ci permetterà di rispondere come primo operatore italiano a cambiamenti strutturali del nuovo turismo di alta gamma».

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