Cambio bandiera delle navi? Assarmatori: «Meno burocrazia per arginare il fenomeno»

Cambio bandiera delle navi? Assarmatori: «Meno burocrazia per arginare il fenomeno»
05 Luglio 12:00 2024 Stampa questo articolo

Un altro argomento dibattuto durante l’edizione 2024 dell’Annual Meeting di Assarmatori, che si è tenuto come di consueto al Grand Hotel Parco dei Principi di Roma, è la necessità di semplificazione normativa per evitare il flagging out, ovvero il fenomeno che vede un numero crescente di navi di armatori italiani cambiare bandiera abbandonando quella nazionale.

«Noi armatori non scegliamo una bandiera di comodo, non la cambiamo sulle nostre navi con una bandiera di convenienza. E non è nemmeno una questione di costi – spiega Stefano Messina, presidente di Assarmatori – Quello che gli imprenditori del settore cercano, e che spesso trovano addirittura in registri di Stati membri dell’Unione europea, è semplificazione, minor burocrazia, digitalizzazione, che si traduce in efficienza, rapidità, minori running cost a parità di sicurezza e certificazioni. È poi chiaro che se si ottimizzano i tempi si riducono anche i costi».

Qualche passo in tal senso è stato fatto: «Voglio tuttavia rendere merito al governo, ai membri del Parlamento, ai vertici delle varie amministrazioni, perché molto è stato fatto negli ultimi mesi: chiediamo di non mollare e di portare a casa il risultato per difendere la competitività della bandiera italiana», conclude Messina.

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L'Autore

Claudia Ceci
Claudia Ceci

Giornalista professionista, redattore. Specialista nel settore viaggi ed economia del turismo e delle crociere dopo varie esperienze in redazioni nazionali tv, della carta stampata, del web e nelle relazioni istituzionali

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