Da Messi a Nadal: il business dei campioni dello sport nell’hôtellerie

26 Giugno 07:00 2024 Stampa questo articolo

Campioni in campo e talvolta anche fuori, soprattutto nell’hôtellerie: sempre più atleti investono nel florido settore dell’ospitalità, dai calciatori Lionel Messi e Cristiano Ronaldo e fino al tennista Rafael Nadal. Con il Mediterraneo che resta, al momento, la “rete” più ambita.

LEO MESSI
Mim by Majestic, dribbling della “pulce” nell’alberghiero

È iniziata nel 2017 l’esperienza di Lionel Messi, tra i più grandi calciatori della storia e un passato glorioso nel Barcellona (oggi il numero 10 argentino gioca a Miami in Mls e resta il capitano della sua Argentina attuale campione del mondo), nel settore dell’hôtellerie. La sua creatura – in continua espansione – si chiama Mim, brand che guarda al segmento Premium creato in collaborazione con il Gruppo Majestic.

Mim conta in portfolio sei strutture nell’area mediterranea con servizio bar e ristorazione e dove, tra Spa e speciali trattamenti, il benessere – che per uno sportivo come Messi è una priorità – non manca mai. Attualmente, la catena Mim contempla il Sitgest, in Catalogna, e ancora Ibiza, Maiorca, Sotogrande in Costa del Sol (ora in fase di rinnovamento, la riapertura è prevista nel 2025) e lo ski resort Baqueira in Spagna. L’ultima proprietà, invece, è il Mim Andorra: qui viene offerta un’esperienza gastronomica di livello all’Hincha Restaurant, guidato dallo chef Nandu Jubany.

Mim by Majestic prevede inoltre un programma fedeltà su tre livelli: Fan, Exclusive ed Elite.

CRISTIANO RONALDO
Il lusso firmato CR7 Pestana

Ovviamente il Mediterraneo, ma anche gli Stati Uniti con New York. Quello nell’ospitalità di Cristiano Ronaldo, super campione del calcio capitano del Portogallo e ora attaccante del club arabo Al-Nassr, è un percoso ambizioso e che promette di espandersi in modo esponenziale. Il suo brand è l’ormai famosissimo Pestana CR7 Lifestyle Hotels del Gruppo Pestana, dove è possibile anche fare sessioni di allenamento create proprio dall’ex giocatore della Juventus.

In offerta, in Portogallo, CR7 schiera l’hotel di Lisbona e quello di Funchal (in una posizione privilegiata del porto turistico), questa è la prima struttura nata dalla partnership tra il fuoriclasse portoghese e Pestana, con la nota “piscina rosa” sul terrazzo all’ultimo piano e Jacuzzi all’aperto.

Giungendo nella vicina Spagna, invece, troviamo l’hotel di Madrid, ideato per un viaggiatore urbano: al Pestana CR7 Gran Via Madrid, al nono piano, un mix di cibo, cocktail e sport. Inoltre, il brand alberghiero di Cristiano Ronaldo si trova a Marrakech, in Marocco in M Avenue, e nella Grande Mela, a New York, a soli 500 metri dalla incredibile Times Square e a pochi minuti a piedi dalle principali attrazioni, negozi, ristoranti e musei di Manhattan.

Il piano di sviluppo alberghiero dei Pestana CR7 proseguirà, al momento, con un hotel a Parigi, in Francia, situato sulla riva sinistra della Senna e collegato alla Gare de Austerlitz: la struttura è già in costruzione e i lavori dovrebbero giungere al termine nel 2027. Sarà il frutto di un investimento di circa 60 milioni di euro, e arricchirà ulteriormente anche l’offerta globale del gruppo Pestana guidato da Dionisio Pestana.

RAFA NADAL
Dalle palline gialle a Zel

Rafael Nadal non è solo il grande tennista che tutti conosciamo, l’atleta classe ‘86 da quasi 100 titoli (di cui ben 14 Roland Garros e due Wimbledon) che risorge dopo ogni infortunio e che, ancora, non ha nessuna intenzione di ritirarsi dal tennis. Non lo è perché, il campione, come molti altri sportivi famosi prima di lui ha “lanciato la pallina” anche nel campo dell’imprenditoria alberghiera e ha creato, poco più di un anno fa, una catena di hotel di lusso di nome Zel, che significa “cielo” in dialetto maiorchino. Per farlo in grande stile, Nadal si è affidato al brand spagnolo Meliá Hotel International, fondato nel 1956 e con in portfolio oltre 400 strutture.

Una collaborazione, questa, che ha portato alla creazione di un marchio che vuole esaltare lo stile di vita del Mediterraneo riportato anche in tutti gli hotel Zel che sorgeranno a breve, nell’architettura, molto open space, nella ristorazione e, ovviamente, nello stile sportivo. Il campione ha voluto “giocare la prima” in casa con l’apertura di una struttura proprio nella sua città natale, sede anche di Meliá Hotel International che partecipa alla partnership con una quota del 50%. «Con il nostro primo Zel Hotel a Maiorca e con il concept che abbiamo creato per il brand cerchiamo di offrire quei momenti nella vita che mi piacciono così tanto: tutti sanno che amo andare in barca a vela, soprattutto nel Mediterraneo, come anche rilassarmi su una spiaggia o in un beach club e trascorrere il tempo con la famiglia e gli amici, sentendomi a casa. Questo è ciò che desideravo trasmettere con Zel, e credo di esserci riuscito», aveva commentato Rafa Nadal durante l’inaugurazione del primo resort.

All’apertura di Maiorca è seguita, a giugno 2024, quella dello Zel in Costa Brava tra le acque cristalline di Cala Pola e Cala Giverola, e sono già in cantiere nuovi resort a Madrid, alle Canarie, in Costa del Sol, Croazia, Grecia, Albania e fino al lontano Messico. Sì, perché il grande campione, abituato a vincere, vuole essere al top anche nel nuovo “campo” con una previsione di obiettivo di ben 25 hotel da creare entro il 2030.

Proprio durante l’inaugurazione dell’hotel in Costa Brava con vista sul Mar Mediterraneo e impianti sportivi, Rafa Nadal ha sottolineato il fatto che la struttura grazie alla sua posizione permette agli ospiti di godere appieno del mare, ma non solo. Il tennista spagnolo ha raccontato che proprio  nell’hotel, gestito prima da un gruppo turistico svizzero, su uno dei suoi campi da tennis ha giocato spesso Roger Federer, forse il suo più grande rivale, che al momento non sembra interessato all’hôtellerie e sta puntando su altri campi (sneaker quotate in borsa), ma chissà che non senta ancora una volta il richiamo alla competizione con il suo “nemico” di un tempo.

GIANLUIGI BUFFON
Stella della Versilia, come la mamma di Gigi

Sorge a Ronchi, nella toscana Versilia, l’hotel 4 stelle dell’ex portiere della Juventus Gianluigi Buffon, ora al Campionato europeo in Germania come capo delegazione degli Azzurri di Luciano Spalletti.
La struttura porta il nome di Hotel Stella della Versilia, incastonata nella pineta mediterranea vicino al mare; omaggio alla mamma di Buffon, Stella, l’hotel sulla costa nord della Toscana dispone di 19 camere e sei esclusive suite. Gli interni e gli esterni dello stabile vedono un assoluto protagonista del territorio: il marmo.

Nell’hotel, che è a gestione familiare (Buffon possiede anche il Bagno La Romanina a Marina di Massa), si trovano la Spa, la piscina e il ristorante ed enoteca L’Olivo, che offre portate che abbracciano le antiche tradizioni del posto con menù a la carte e il cui chef è Michele Mancini. Gli ospiti possono usufruirne sia a pranzo che per la cena.

Sempre in Toscana, ma nella Val d’Ambra, vale la pena citare il complesso turistico le ville di Paolo Rossi, ora affidato a G Rent nato proprio dall’idea del leggendario calciatore che vinse i Mondiali di Spagna 1982. Parliamo di 17 ville a Poggio Cennina ricavate da antichi casali immersi nel verde, che ricalcano fedelmente quelli di fine ‘800, con ingresso indipendente tra circa trecento ulivi e qualcosa come novemila piante di arredo.

MATTIA ZACCAGNI
Un 3 stelle a Bellaria e la scommessa del beach club

Per il noto calciatore della Lazio Mattia Zaccagni, per lui maglia numero 20 della Nazionale italiana agli Europei di Germania 2024, l’hôtellerie e il mondo dell’accoglienza turistica erano già scritte nel dna insieme al pallone. La sua famiglia è, infatti, da sempre proprietaria dell’Hotel Fabius di Bellaria Igea Marina, un grazioso e accogliente 3 stelle a conduzione familiare nella piccola località balneare a due passi da Rimini, tra il mare e la rinomata passeggiata Isola dei Platani.

Un hotel molto apprezzato nella zona e adatto per le famiglie in vacanza, dove spesso, da piccolo, prima di essere fagocitato dal fantastico universo calcistico, il ragazzino Mattia dava una mano ai suoi genitori servendo ai tavoli. Ora, da grande, il suo contributo all’azienda di famiglia è diventato decisamente più importante, il giocatore ha deciso infatti di rilevare uno storico stabilimento balneare  sul lungomare di fronte al Fabius, partecipando e vincendo il bando che l’amministrazione comunale aveva aperto per riassegnare la con- cessione, e di farlo diventare tra i più belli e gettonati della zona.

I costosi lavori per il rinnovo dello stabilimento balneare sono andati avanti per tutto l’inverno e ora l’attività, appena inaugurata a giugno, ha un look totalmente nuovo, elegante e modaiolo, ma non solo perché “Esotica Beach Charme Byzac20”, cosi si chiama, secondo quanto ha dichiarato il centrocampista della La zio è una spiaggia più inclusiva, sicura e adatta a tutti, ma anche perché è uno stabilimento balneare totalmente green, attento dunque alla so- stenibilità ambientale e resterà aperto anche nei periodi invernali. Si tratta, dunque, di una vera e propria scommessa questa operazione di “desta- gionalizzazione” dello stabilimento per il calcia- tore, ma una scommessa positiva, nulla a che ve- dere con quelle sportive.

JOAO SOUSA
Il Conquistador Palace di Guimaraes ispirato al grande tennis

Joao Sousa albergatore lo è diventato per caso. L’ex numero 1 del tennis portoghese, diversi anni fa, aveva acquistato un antico palazzo per sé e per la sua famiglia nella sua città natale Guimaraes, nel nord del Portogallo, il cui centro storico è patrimonio dell’Unesco. Ma la grandezza e la bellezza della magione, una volta rinata dopo un costoso restauro, ha convinto il Conquistador, questo il famoso soprannome del campione, e la sua famiglia a farne un uso diverso:

«Quando ho acquistato l’edificio – ha raccontato – l’idea era di restaurarlo e tenerlo per noi. A un certo punto, però, ci siamo resi conto che un palazzo intero era trop- po grande per la famiglia e che in tutta la città mancava una struttura ricettiva di questo tipo».
È nato così il Conquistador Palace, un albergo di lusso, in quello che fu un palazzo del XIX secolo, destinato a una clientela altospendente. L’hotel è composto da tre piani, per un totale di 14 camere, tutte molto grandi e in ciascuna di esse, per la gioia dei fan, c’è un quadro che fa riferimento alla carriera di Joao Sousa. Nomi particolari e legati al tennis anche per le stanze. Quelle del primo piano si chiamano come i tornei del Grande Slam: Australian Open, Roland Garros, Wimbledon, Us Open.

Le cinque al secondo piano si chiamano come alcuni tornei Masters 1000: Madrid, Roma, Shanghai, Miami e Toronto. Al piano superiore, infine, le stanze hanno il nome delle località dei tornei Atp vinti dal portoghese: Kuala Lumpur (2013), Valencia (2015) ed Estoril (2018).

L’hotel, aperto dopo il Covid, sta registrando un ottimo riscontro, non solo tra gli appassionati. «I clienti apprezzano la possibilità di vedere i miei trofei – ha detto Sousa – Ma tutto l’edificio offre tanta storia tra le sue mura. Con i temi delle camere e le opere d’arte in tutto l’hotel, racconta una storia agli ospiti che si sentono davvero speciali anche solo per il fatto di poter soggiornare in un edificio così antico con un passato importante che si fonde con la mia storia tennistica e la mia carriera».

Giulia Di Camillo – Carla Villani

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