È arrivata K9Jets, la compagnia pet friendly sbarca in Italia

È arrivata K9Jets, la compagnia pet friendly sbarca in Italia
05 Luglio 12:36 2024 Stampa questo articolo

«I cani, i gatti e a volte gli stessi pappagalli, fanno spesso parte della famiglia. Perché non dovrebbero viaggiare accanto a noi quando andiamo in vacanza»?. Così Adam Golder spiega perché ha fondato nel 2022 K9Jets, la prima compagnia al mondo di voli privati che permettono di tenere con sé il proprio animale domestico e che adesso ha inserito Milano nelle proprie rotte.

Naturalmente, chi si può permettere di viaggiare con un aerotaxi o con un jet privato ha già risolto il problema. Questa compagnia si rivolge a un target che, invece, solitamente viaggia con voli di linea dove i propri animali non possono essere portati in cabina e devono viaggiare nella stiva in gabbie speciali, secondo le indicazioni della compagnia. Anche per questo ci si trova a spendere cifre che, a seconda delle dimensioni e della difficoltà di trasporto dell’animale, possono raggiungere le tariffe proposte da K9Jets.

«Se confrontiamo il costo per trasportare in stiva un Golden Retreiver – dice Golder – con un volo commerciale Milano-New York con il nostro costo, vediamo che per il primo si spendono 10mila euro (passeggero e cane ndr) mentre con noi ne costa 9.236».

Le cifre variano a seconda che si tratti di cani, gatti o altri animali e, naturalmente, delle dimensioni. La cabina è attrezzata per tenere in sicurezza gli animali, anche se alcuni (compresi i gatti) vanno tenuti comunque nel trasportino o nelle apposite gabbie. È previsto un open bar per i passeggeri e i pasti per gli animali. Lo staff di bordo è in grado di collaborare con i proprietari nell’accudire gli animali.

Naturalmente, organizzare un volo con il proprio animale domestico non è semplice e immediato come viaggiare per conto proprio. Gli aerei di K9Jets ospitano fra i 13 e i 15 passeggeri. Le prenotazioni si fanno con diverse settimane di anticipo e la conferma del volo avviene solo quando si raggiunge li 75% della disponibilità di posti.

Il mercato sembra essere enorme: 500 milioni di animali domestici stimati in tutto il mondo; e di questi, 14 milioni in Italia.

Le città collegate dalla compagnia sono in tutto nove: Dublino, Dubai, Francoforte, Parigi, Lisbona, Londra, Los Angeles, New York e, adesso, Milano. Per adesso, lo scalo italiano sarà collegato con New York ma, dice Golder, sta per essere avviata anche la rotta Milano-Dubai, che risulta un mercato in crescita.

L’inserimento di uno scalo aereo nelle rotte di K9Jets non è molto semplice. Al contrario di quanto si può fare con i normali voli privati, per i quali una destinazione può anche essere decisa al momento di partire (ferme restando le autorizzazioni dello scalo di destinazione), viaggiando con animali bisogna anche verificare le procedure previste dall’ufficio immigrazione. Per esempio, non sono previsti voli per l’Australia perché qui tutti gli animali vengono sottoposti a quarantena. E non avrebbe senso fare di tutto per viaggiare con il proprio cane per poi lasciarlo in custodia ai veterinari australiani per alcune settimane.

Ma com’è andata in questi primi due anni di attività? Sembra che i voli viaggino quasi sempre al completo. E di rado una prenotazione è stata cancellata. Quando è successo, sono state offerte date o aeroporti alternativi. Molti, per esempio, scelgono questa soluzione quando devono traslocare. E per chi deve venire a vivere in Europa, atterrare a Francoforte anziché a Parigi può essere comunque una soluzione per non lasciare mai solo il proprio cane.

E proprio i cani si possono definire i frequent flyer di K9Jets: rappresentano il 93% dei passeggeri, e per il 28% sono labrador. I gatti sono il 6% e tutte le altre specie (uccelli, conigli eccetera) rappresentano il restante 1%.

La foto pubblicata è di K9Jets
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Giampiero Moncada
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