L’impatto del meteorite Ai sul turismo: guida per highlander

L’impatto del meteorite Ai sul turismo: guida per highlander
21 Giugno 07:00 2024 Stampa questo articolo

VOICE OF LEADER – Mi chiedono spesso di immaginare quale sarà l’impatto dell’intelligenza artificiale nel mondo del turismo, ma in realtà è difficile circoscrivere: gli effetti dell’Ai sono ubiqui e si manifestano a una velocità esponenziale, influenzando aspetti multipli della vita quotidiana e professionale.

Se vogliamo comunque provare a fare questo esercizio intellettuale ci sono alcuni punti che mi vengono in mente relativamente al mondo dell’ospitalità e dei viaggi.

Per prima cosa, il riposizionamento delle professioni del turismo: paradossalmente le più impattate saranno quelle più manageriali, più strategiche. Difficile sostituire con l’Ai un cameriere, almeno per ora. Un revenue manager o un marketing manager sono sicuramente più a rischio! Io credo, però, che inizialmente non ci sarà una sostituzione: l’Ai non ruberà il lavoro a nessuno. Ma sicuramente una persona che saprà utilizzare questi strumenti avrà una marcia in più rispetto a chi non li saprà usare, perché lavorerà meglio, con maggiore efficienza e velocità (esattamente come 25 anni fa chi sapeva usare Office aveva un vantaggio su chi sapeva usare solo la macchina da scrivere e la calcolatrice). Su questo tutti gli enti di formazione dovrebbero fare una seria riflessione.

E ancora, il cambiamento del comportamento degli utenti che naturalmente fanno e faranno sempre più uso di questi strumenti in tutte le fasi del viaggio (guardate cosa è successo con i social media), sia per chiedere consigli per lasciarsi ispirare da destinazioni nuove, sia per organizzare e farsi assistere nei processi di scelta e prenotazione.

Fino al cambiamento radicale delle prassi consolidate di marketing e digital marketing; per vari motivi: perché la creazione e l’ottimizzazione dei contenuti non sarà più una caratteristica distintiva; e perché ci sarà una naturale evoluzione anche dei motori di ricerca e delle Ota (praticamente tutti hanno annunciato piani per l’adozione di Ai).

Avete provato a chiedere a ChatGpt di organizzarvi un viaggio? Ecco se abilitate i plugin di Kayak ed Expedia e magari quello del meteo potete chiedergli “di organizzarvi il prossimo weekend in una località montana con certe caratteristiche, tenendo in considerazione il meteo, e scegliendo gli hotel elencando le caratteristiche che desiderate e dicendogli pure di considerare solo quelli con la miglior reputazione”. Riceverete sicuramente consigli interessanti.

Ma la vera novità arriva da Google, che sta trasformando il suo Gemini in un’assistente di viaggio iper-personalizzato. Un assistente intelligente che sarà in grado di offrire un supporto davvero personalizzato in ogni fase del viaggio, dalla pianificazione alla prenotazione fino all’esperienza sul campo. Un compagno di viaggio virtuale che conosce i vostri gusti meglio di chiunque altro perché ha accesso ai vostri dati (gmail, GoogleFights, GoogleMaps, GoogleDocs, YouTube) e vi conosce quindi meglio di chiunque altro.

Ecco: come si fa a essere lì? Posso sicuramente lavorare sui miei contenuti online ma come faccio a insegnare a ChatGpt (o Gemini o altri) che la mia offerta ha proprio quelle caratteristiche che sono richieste dal viaggiatore? Sarà possibile fare campagne? Posizionarsi a pagamento? Ancora è tutto da vedere.

Infine sono convinto che quello che sta accadendo in questi mesi porterà a una rivoluzione della user experience, perché ci sarà una deriva più o meno consapevole verso le interfaccia conversazionali, cioè quello che stiamo sperimentando, sempre più spesso, con ChatGpt, con Gemini, con Claude, stanno cambiando e cambieranno le nostre aspettative e modalità di interazione anche con le applicazioni tradizionali: gli Erp, i Crm, i Pms, le applicazioni di analisi dei dati e via dicendo.

Insomma, credo che tutti i fornitori di software inizieranno a favorire un’interazione in linguaggio naturale, modello chat, invece che costringere a navigare con interfacce spesso complesse. Ovviamente le Ota e alcuni booking engine hanno già annunciato sviluppi in questa direzione.
Staremo a vedere.

  Articolo "taggato" come:
  Categorie

L'Autore

Mirko Lalli
Mirko Lalli

Mirko Lalli si occupa da sempre di innovazione, tecnologia, comunicazione e marketing. È il fondatore e il ceo di The Data Appeal Company SpA (ex Travel Appeal), acquisita nel 2022 da Almawave SpA, società quotata sul mercato Euronext Growth Milan di Borsa Italiana e parte del gruppo Almaviva. L’obiettivo della società è quello di semplificare l’uso e la comprensione dei dati, per aiutare aziende e istituzioni a prendere decisioni efficaci e consapevoli e accelerare il progresso verso un mondo più sostenibile e inclusivo.

Guarda altri articoli