L’impresa di Babbi in Terra Santa: «Pellegrinaggio di pace, we made it»

L’impresa di Babbi in Terra Santa: «Pellegrinaggio di pace, we made it»
21 Giugno 14:26 2024 Stampa questo articolo

Un atto di coraggio e solidarietà in tempi di guerra. Petroniana Viaggi ha organizzato un pellegrinaggio in Terra Santa per dare un forte segnale di speranza a tutta la filiera turistica. You made it- Ce l’avete fatta“, è stato  il benvenuto degli operatori turistici incontrati in Israele e Palestina, con agenzie viaggi, guide turistiche, ristoratori, albergatori, taxisti, perfino negozianti e semplici cittadini lungo le strade.

«Un viaggio in Terra Santa in questo momento sembrava difficile in Italia, ma ancora di più impossibile in Israele e in Palestina – ha spiegato Andrea Babbi, vicepresidente Fiavet nazionale e presidente della Petroniana Viaggi – eppure abbiamo trasportato  in sicurezza 161 persone con un ponte aereo da 7 città italiane: 84 da Bologna, gli altri da  Milano Roma, Venezia, Catania, Genova e Bari. Sono stati 4 giorni senza sosta, con 32 incontri diversi organizzati, ogni giorno avevamo sempre il piano B, sempre pronti a riprogrammare viaggi e spostamenti. Il Santo Sepolcro e la Natività di Betlemme e ogni luogo santo erano deserti, solo per noi, comodo, ma doloroso allo stesso tempo vedere negozi chiusi e alberghi aperti solo per noi, tutti increduli e commossi quando ci abbracciavano».

E monsignor Stefano Ottani, vicario di Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, ha giustamente enfatizzato l’aspetto legato alla solidarietà : «Il pellegrinaggio ha avuto anche un significato particolare, perché non abbiamo portato solo turisti, ma anche aiuti: si prevede che cresceranno ancora, ma in occasione del viaggio sono stati raccolti oltre 60.000 euro, una cifra ingente da distribuire a tutte le comunità visitate, con una attenzione particolare a Gaza e al Patriarcato latino di Gerusalemme».

Di fatto quello della Petroniana Viaggi vuole essere un pellegrinaggio apripista e ora fa sperare non solo chi in Israele e Palestina è senza lavoro da mesi, ma anche tutte le agenzie di viaggi italiane che lavoravano con la Terra Santa. Infatti Babbi rimarca: «Per il turismo italiano questo pellegrinaggio è stato importantissimo. Come Fiavet abbiamo aiutato e assistito tutte le agenzie che dopo il 7 ottobre si sono trovate a terra e ora abbiamo toccato con mano che è possibile riprendere i viaggi, nonostante tutto. Mettere in piedi il pellegrinaggio è stato più bello che difficile: abbiamo impiegato un mese e tanta pazienza, perché non c’erano voli, né le condizioni assicurative. Abbiamo dovuto creare tutto assieme ai partner con la collaborazione della filiera del turismo e tanto entusiasmo. Il turismo aiuta sempre la pace, la conoscenza e il dialogo tra popoli e persone».

Non a caso Nader Touma, la guida che ha accompagnato il gruppo, ha dichiarato: «Siamo a casa da otto mesi, senza lavoro, e quasi non ci credevamo all’idea di vedere arrivare una comitiva così grande. È stata una sorpresa che ci ha dato una speranza, grati e commossi di abbracciare gli amici di Petroniana Viaggi. Ora  Mettiamo tutto nelle mani del Signore».

L'Autore

Andrea Lovelock
Andrea Lovelock

Guarda altri articoli