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Da Effatà a Musement: la prima volta al “rendez vous”
In occasione del Roadshow Francia è stata presentata un’analisi approfondita del mercato italiano, da cui risulta tra l’altro che la Francia è la prima destinazione straniera per gli italiani, mentre
ContinuaL’agenzia non vuole fregarti. Ci vorrebbe uno spot
Ho visto agenti di viaggi colti, in gamba, che il mestiere lo conoscono a menadito. Gente che non si limita a vendere, ma vuole aggiornarsi, e alla convention di Ibiza
ContinuaCosì la Francia si reinventa: la parola d’ordine è “creatività”
Attrarre sempre più turisti in Francia, grazie a strategie innovative e creative, promuovendo iniziative originali basate su quello che senza dubbio è il punto di forza della destinazione: la diversità
ContinuaNell’era dei rischi l’agenzia non rischia
Pare che i Millennials irromperanno nelle agenzie, salvandole. E che in Gran Bretagna, e più in là in America, la corrente sia già cambiata con il ritorno all’intermediazione. Carta canta,
ContinuaFranceschini, la Bit e le mozzarelle di bufala: storia di una visita (un po’) a sorpresa
Una visita a sorpresa. Forse inaspettata. La capatina alla Bit 2016 del ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo di sicuro ha riacceso gli animi di governatori e
ContinuaI nostri fieri vicini di casa
Il modello-fiera è vivo (e lotta con noi). Ne avevano decretato la fine, insieme a quella delle agenzie su strada e della carta stampata. Sono stati frettolosi. Di fatto siamo
ContinuaMal di percentuale (tu dimmi quanto, quanto…)
Tu dimmi quanto, quanto. Arrivi, presenze, load factor. E poi fatturati, utili, misteriosi “ebitda”. Il giornalismo trade – benedetto, amatissimo trade – soffre di una sindrome: la percentualemania. Numeri su
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