Voli, altro che low cost: prezzi al +363% con le ancillary

Voli, altro che low cost: prezzi al +363% con le ancillary
14 Giugno 12:07 2024 Stampa questo articolo

Con l’arrivo dell’estate non si riaprono solo gli ombrelloni, ma anche i capitoli dolorosi dei rincari tariffari e in pole position, ancora volta, figurano quelli dei biglietti aerei, in particolare e paradossalmente nel settore delle low cost. A sollevare il velo è Altroconsumo, che ha monitorato gli aumenti relativi ai voli combinati con i costi extra per trolley, bagaglio in stiva e scelta del posto (peraltro oggetto in queste ore di forti contestazioni in Spagna), certificando incrementi di prezzo che possono arrivare anche a un +363%.

L’Osservatorio dei consumatori ha infatti selezionato sei voli andata e ritorno per ogni compagnia considerata (easyJet, Ryanair, Volotea, Vueling e Wizz Air) quando possibile (per un totale di 58 voli), con partenze da Milano e Roma per destinazioni turistiche e di vacanza nazionali ed europee e ha appurato che i costi dei servizi aggiuntivi più comuni possono essere pari a quasi quattro volte il prezzo iniziale del biglietto.

Come nel caso di Wizz Air, dove il prezzo iniziale del volo era di 24,99 euro, quello finale di 115,69 euro, con un aumento di spesa del 363%. Anche per easyJet e Vueling, i costi extra arrivano a rappresentare oltre il 300% del costo inizialmente proposto. Per quanto riguarda Ryanair, i costi massimi dei servizi aggiuntivi sono molto consistenti: valgono più di tre volte il prezzo iniziale, passando da 14,99 euro a un prezzo finale, comprensivo delle tre voci aggiunte, pari a 54,33 euro: la spesa è aumentata quindi del 262%.

Più contenuta l’incidenza massima dei costi extra per Volotea, pari comunque a quasi tre volte il costo del biglietto inizialmente proposto (da 51,39 euro a un prezzo finale di 145,39 euro, il 183% in più). Dall’indagine emerge inoltre che i costi per i bagagli da stiva sono quelli che hanno subito un aumento più significativo e che per i costi fissi, invece, tra gli aumenti degni di nota, ci sono quelli per il bagaglio a mano fuori misura: ad esempio, per Vueling la penale massima è passata da 35 euro a ben 75 euro e Wizz Air da 25 a 55 euro, oltre il doppio in tutti e due i casi.

E puntualmente, nell’allarme dei rincari tariffe aeree, si evidenzia il caso limite della Sardegna, dove una simulazione compiuta dal Sole 24 Ore rileva che siamo già a impennate proibitive, con aumenti fino a 8 volte l’abituale costo del biglietto applicato in altri periodi dell’anno. Un’emergenza che lo scorso anno aveva generato una legittima e diffusa sollevazione da parte degli operatori turistici locali e non.

Nel dettaglio la simulazione ha certificato che da Milano, con destinazione Olbia e servizio garantito da Aeroitalia, le tariffe arrivano a 340 euro. Così come nel collegamento Roma-Olbia, in questo caso operato da Volotea, i voli per chi non viaggia in continuità territoriale, a giugno, hanno un prezzo che oscilla tra i 39 e i 128 euro. Ci sono poi rincari anche per i collegamenti tra Milano e Cagliari garantiti da Ita Airways, con oscillazioni  tra i 146  euro e i 231 euro. Per i non residenti, poi, i voli da Roma e Milano per Cagliari oscillano tra i 129 euro fino a 309 euro. In agosto le oscillazioni tariffarie sui voli per la Sardegna in generale hanno una forbice dai 149 euro ai 259 euro.

Gli operatori turistici rinnovano l’invito agli amministratori locali a sfruttare appieno  la posizione dell’Unione europea, che ha autorizzato la Regione Sardegna a finanziare nuove rotte per un triennio e per un importo complessivo di 30 milioni di euro, senza incorrere  nello stop degli aiuti di Stato, consentendo così all’utenza aerea, sia locale che di natura turistica, di avere maggiori scelte per la mobilità, magari diversificando gli scali domestici, oltre a Roma e Milano, favorendo così la decongestione delle tratte in continuità territoriale.

L'Autore

Andrea Lovelock
Andrea Lovelock

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