L’iconico St. Regis New York compie 120 anni e si rifà il look

L’iconico St. Regis New York compie 120 anni e si rifà il look
23 Settembre 11:22 2024 Stampa questo articolo

L’hotel The St. Regis New York si rifà il look. L’operazione di restyling si terrà in autunno per celebrare il 120° anniversario dell’iconica e prestigiosa struttura della Grande Mela. Con un’ampia ristrutturazione, l’indirizzo più esclusivo di Manhattan apre così un nuovo capitolo che vede le sue aree comuni completamente rinnovate, tra cui la lobby e il King Cole Bar, e due nuove sale ristorante. I lavori punteranno a reinterpretare la storia dell’hotel per il pubblico odierno di viaggiatori internazionali. Risultato: un’estetica moderna progettata dallo studio Champalimaud Design.

«Vogliamo rendere omaggio al nostro retaggio di lusso discreto, servizio personalizzato ed eleganza contemporanea. Siamo estremamente attenti ai desideri dei clienti più affezionati, ma abbiamo un occhio di riguardo anche nei confronti della prossima generazione di viaggiatori high-end, impegnandoci a garantire sempre un’esperienza dal fascino senza tempo», afferma Jenni Benzaquen, senior vice president Ritz-Carlton, St. Regis e Bvlgari Hotels & Resorts.

Nel corso dei suoi 120 anni di storia, The St. Regis New York ha accolto le personalità più creative e intriganti di ogni epoca: da Salvador Dalì a Marilyn Monroe; ospitando momenti topici, dall’invenzione del cocktail Bloody Mary agli spettacoli di jazz sul tetto dell’hotel, oltre a fare da sfondo a celebri scene di film e show televisivi.

L’intenzione del suo fondatore John Jacob Astor IV era di creare un hotel in grado di competere con i migliori hotel europei, dove i suoi amici e familiari si sarebbero sentiti come degli ospiti in una casa privata. L’hotel divenne rapidamente il centro della vita mondana di Manhattan e sede dell’originale Caroline’s Four Hundred, il club che riuniva esponenti dell’alta società organizzato dalla signora Caroline Astor, madre di Astor e decana della società dell’oro.

«I lavori di ristrutturazione segnano un momento storico per l’amato hotel di New York City e non vediamo l’ora di presentarne le aree comuni sapientemente riprogettate questo autunno, nell’anno del 120° anniversario dell’hotel», aggiunge la general manager Octavia Marginean-Tahiroglu

Nel progetto dello studio Champalimaud Design, le nuove aree comuni del St. Regis New York sfruttano il patrimonio di design dell’hotel e la sua architettura originale in stile Beaux-Arts per trasformarli in un sontuoso paradiso urbano, immaginando la casa del XXI secolo della famiglia Astor. Questo approccio combina elementi di design del passato, come i lampadari di cristallo Waterford e le particolari modanature a soffitto, con una scelta di arredamento moderno, texture stratificate e una ricca palette di colori.

Durante i lavori di ristrutturazione, sono state recuperate e restaurate le finestre esterne originali della reception, inclusa una vetrata con il design originale della finestra della stanza Tiffany del 1905. Le infrastrutture originali che ospitavano il bancone del ricevimento sono state reimmaginate nelle pareti dietro l’area della reception. Il nuovo schema di colori aggiunge luminosità con il soffitto punteggiato da nuvole, il pavimento dal motivo semplice come nell’architettura originale e le pareti dal tono neutro, ravvivate da sprazzi di tappeti rossi che evocano il fiore preferito di Caroline Astor, la rosa American Beauty. Ampliata con un piano open space, la lobby dell’hotel si estende in un’area di accoglienza, dove si trova il team di concierge.

Le pareti di colore acquamarina intenso e i rivestimenti dipinti a mano con il disegno di pavoni ricordano uno dei murales originali degli anni ’20, che è esposto nell’hotel e realizzato in collaborazione con de Gournay. Nello spazio originale Tiffany & Co. il lampadario sovrasta l’arredamento moderno, che esalta il connubio tra vecchio e nuovo. Completamente rivisitato il ristorante The Drawing Room, avvolto in una palette di rosa, turchese, smeraldo, oro e accenti di nero, ccon porte di vetro e una nuova scalinata d’ingresso. Lo spazio è arricchito da ricami e frange ispirati agli abiti e ai gioielli decorati di Caroline Astor, mentre le pareti specchiate richiamano quelle dell’originale Iridium Room.

Gli ospiti possono inoltre scoprire la collezione privata di libri della Astor Library, che John Jacob Astor IV aveva commissionato alla Scribner and Sons per l’hotel. Una chicca ora esposta per la prima volta negli spazi pubblici, racchiusa in nuove librerie di legno scuro che rievocano la loro precedente collocazione al secondo piano dell’hotel.

Oltre a The Drawing Room, gli ospiti sono invitati a riscoprire il rinomato King Cole Bar, il luogo di incontro più leggendario di Manhattan. Sebbene l’affresco di Maxfield Parish King Cole continui a dominare lo spazio, il bar è stato rinnovato con pannelli in legno scuro e un soffitto verde scuro, ammorbidito ulteriormente da divanetti smerlati e sedie con frange color lavanda.

La ristrutturazione introdurrà anche una nuova proposta gastronomica, La Maisonette, che servirà colazione, pranzo e tè pomeridiano.

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