Uzbekistan investe 55 miliardi di dollari sul turismo

11 Ottobre 06:00 2017 Stampa questo articolo

In occasione del 26° anniversario della sua indipendenza, la Repubblica dell’Uzbekistan, Paese famoso da sempre per il fascino delle leggendarie città sulla Via della Seta, ha presentato la sua ampia e varia offerta turistica al mercato italiano.

«Grazie alle molte opportunità di business per il turismo offerte dal nuovo presidente – ha detto Rustam Kayumov, consigliere e incaricato d’affari dell’Ambasciata dell’Uzbekistan in Italia – stiamo registrando un buon trend: i turisti sono attirati dalle bellezze naturali, paesaggistiche, storiche e culturali del nostro Paese oltre che dalla sincera ospitalità della popolazione. Per continuare su questa strada, promuovere ulteriormente il turismo e, nel contempo, sviluppare l’economia, è stato stanziato un investimento di circa 55 miliardi di dollari in 5 anni, che servirà ad aumentare il numero e la qualità delle infrastrutture turistiche. Inoltre abbiamo aperto alla collaborazione con imprenditori stranieri del settore e semplificato il visto d’ingresso per pellegrinaggi e gruppi. Le presenze italiane – ha aggiunto Kayumov – sono ancora poco significative ma siamo convinti che aumenteranno grazie alla semplificazione dei visti e all’incremento dei voli da Milano e Roma».

La destinazione è promossa e venduta in Italia da 70 tour operator e, fino ad ora, i turisti italiani sono stati circa 8mila e, per fine anno, prevediamo di raggiungere un incremento del 53% rispetto al 2016». Incremento che si spera arrivi anche grazie al raddoppio degli aerei che collegano due volte a settimana Roma e Milano. Come spiegato anche da Luca Nardoni, marketing e sales manager di Gs Air, rappresentante di Uzbekistan Airways in Italia. «Per l’aprile del 2018 saranno quattro e non più due i voli che collegano l’Italia al Paese. La nostra flotta è composta in maggioranza da 787 e 767 e, nel complesso, colleghiamo l’Uzbekistan a 60 destinazioni nel mondo. Il primo volo da Tashkent a Roma è stato effettuato nel 2000, seguito dal 2007 da quello su Milano».

Assolutamente da non perdere la leggendaria Samarcanda, inclusa nell’elenco delle “50 città da visitare” con la spettacolare Piazza Registan, Patrimonio Unesco, e il Mausoleo Guri Emir, la tomba del grande condottiero Tamerlano, nato nella vicina città giardino di Shakhrisabz. E poi, Bukhara, una delle città più antiche del mondo,“la città benedetta” per il grande numero di moschee e cappelle funerarie di molti santi dell’Islam. Khiva, un museo all’aria aperta, fondata, secondo la leggenda, da Sem, figlio di Noè, uno dei primi centri sulla Via della Seta, nota nell’antichità, anche perché sede del più grande mercato degli schiavi.

Senza dimenticare la capitale Tashkent, sorta oltre 2000 anni fa, oggi il più grande centro economico e culturale della regione, e la rigogliosa valle di Fergana.

 

 

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Dorina Landi
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