Wttc Summit, debutta il ceo O’Hara: «Turismo resiliente»

Wttc Summit, debutta il ceo O’Hara: «Turismo resiliente»
09 Ottobre 12:40 2024 Stampa questo articolo

PERTH – È stato il primo ministro del Western Australia, Roger Cook, a dare il benvenuto ai circa 800 partecipanti al Global Summit del Wttc in corso a Perth, capitale dello Stato australiano.

Lo spettacolo iniziale che, com’è consuetudine, apre la cerimonia di inaugurazione di questo evento annuale, è stato dedicato agli aborigeni, i veri abitanti del continente australiano prima dell’avvento dei coloni dall’Occidente. Un omaggio doveroso e un riconoscimento del ruolo che la cultura originaria ha ancora oggi proprio nell’ambito del turismo, dove la definizione di una identità serve a rendere una destinazione riconoscibile tra le tante raggiungibili dai viaggiatori di tutto il mondo.

Quello di Perth è anche il primo Global Summit del nuovo ceo di Wttc, Greg O’Hara, che ha ufficialmente assunto la carica a conclusione della scorsa edizione in Rwanda. Noto al mondo del turismo per aver fondato, nel 2012, Certares, il fondo d’investimenti specializzato proprio nel business dell’hospitality e del travel (tra l’altro in corsa per entrare in Alpitour), O’Hara ha incentrato il suo intervento di apertura proprio sulle opportunità d’investimento che questo settore offre.

«Mia mamma ha fatto l’agente di viaggi per più di 30 anni – ha raccontato – aiutando le persone a organizzare i viaggi dei loro sogni intorno al mondo. Così, con i miei fratelli, ogni sera dopo cena noi osservavamo il mondo dal nostro tavolo della cucina. Io ho cominciato a occuparmi di tecnologia per l’industria dei viaggi, poi di gestione e, infine, ho iniziato a investire nel settore perché ho potuto verificare di persona quello che gli ultimi anni hanno rappresentato per molti di voi”.

Il settore del turismo si può definire “resiliente”, ha detto O’Hara. E lo dimostrano 50 anni di storia che hanno visto una pandemia, una crisi finanziaria e qualsiasi evento inatteso: il mondo dei viaggi ha sempre ripreso a funzionare crescendo rispetto al passato.

«Nel 2024, i nostri settori prevedono di arrivare al 10% dell’economia globale e di occupare una persona su 10 in tutto il pianeta»: così la presidente di Wttc, Julia Simpson, ha ricordato in cifre l’importanza che il settore ricopre nell’economia globale. «Quest’anno si supererà ogni record con un contributo di 11 trilioni di dollari all’economia globale. Ma la nostra visione va oltre i numeri. Si tratta di costruire un futuro sostenibile dove il viaggio sostiene e rafforza le comunità locali, salvaguarda il nostro pianeta e avvicina il mondo»

Simpson ha poi annunciato i nomi di maggiore spicco previsti in queste due giornate di Global Summit. L’ex segretario di Stato americano John Kerry, l’ambientalista australiano Robert Irwin, noto come conservazionista, e molti leader dell’industria del travel mondiale.

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Giampiero Moncada
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