Land of Fashion, la via italiana allo shopping tourism

18 Ottobre 15:48 2017 Stampa questo articolo

Cinque destinazioni di viaggio e altrettanti outlet dello shopping. È il network di Land of Fashion (LoF) presentato a Ttg Incontri, che con un unico brand raccoglie i village di Franciacorta, Mantova, Palmanova, Puglia e Valdichiana, tutti di proprietà del fondo statunitense Blackstone e gestiti da Multi Outlet Management Italy (Momi), con la strategia di posizionamento nel turismo affidata a Hubsolute, agenzia di marketing, sales e pr internazionale che dedica all’attività un team di quattro persone: si tratta di Mauro Acquati, direttore sviluppo, dei fondatori Federico Fava ed Ezio Dell’Orto, e Paola Baldacci, consulente per l’area comunicazione.

Le principali attività che Hubsolute opera per Lof sono: l’attivazione di contratti con key player del turismo incoming, la collaborazione con il trade con lo specifico intento di creare prodotti e itinerari innovativi, l’incentivazione diretta ai visitatori per mezzo di carte fedeltà o ulteriori benefit che possano far crescere di volta in volta la customer satisfaction e, infine, le iniziative di marketing e comunicazione destinate ai mercati di riferimento sia italiani che esteri.

«Ad Hubsolute è stata affidata la responsabilità di posizionare questi importantissimi asset nel mercato della travel industry, puntando quindi al turismo come fattore strategico di crescita e di valorizzazione – commenta Fava – Abbiamo formato appositamente per Land of Fashion una squadra esperta, che sta mettendo a punto un attento lavoro di comunicazione B2B».

Si è di fronte a cinque outlet che, nel 2016, sono stati frequentati da 17 milioni di visitatori, rappresentando una significativa quota di indotto sui territori circostanti. E sarà proprio su questa relazione che Hubsolute vuole continuare a fare leva.

«I centri si trovano nelle regioni italiane più dinamiche sul piano dell’attrattività: Lombardia, Toscana, Friuli Venezia Giulia e Puglia rappresentano l’immagine di un’Italia turistica sognata da tutto il mondo – commenta Acquati – Se all’appeal delle destinazioni uniamo il lifestyle italiano per le nostre shopping destination sarà naturale conquistare nuovi visitatori. Nostro il compito di avviare relazioni commerciali solide e con operatori che hanno l’incoming come priorità».

Il business potenziale che lo shopping riesce a muovere nel comparto turistico è stato calcolato inoltre da Shopping Tourism Monitor, una ricerca condotta da Risposte Turismo nelle città di Milano, Firenze e Venezia. Cosa è venuto fuori? Dai 1.500 questionari sottoposti a viaggiatori italiani e stranieri si è visto come la spesa media giornaliera pro capite nel 2016 si aggiri sui 43 euro. Questa cifra, considerati gli oltre 13 milioni di turisti giunti nel 2015 nelle tre città oggetto dell’indagine, porterebbe a stimare oltre 1,4 miliardi di euro creati dal business del turismo dello shopping, di cui 860 milioni a Milano, 300 a Firenze e 240 a Venezia. Se in prima posizione, tra i prodotti acquistati, c’è l’abbigliamento (46%), al secondo e al terzo posto si collocano rispettivamente i souvenir (40%) e, infine, accessori, gioielli e pelletteria (23%).

L'Autore

Giulia Di Camillo
Giulia Di Camillo

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