Ita-Lufthansa, dal matrimonio all’ultimatum

Ita-Lufthansa, dal matrimonio all’ultimatum
06 Novembre 15:26 2024 Stampa questo articolo

Dallo sconto allo scont(r)o la differenza non la fa solo una consonante. Sì, perché con testimoni e invitati già in chiesa pronti a festeggiare le nozze tra Ita e Lufthansa benedette dall’Ue, la sposa italiana si è tirata indietro a un passo dall’altare dopo un anno e mezzo di fidanzamento. Il “sì” adesso vale 10 milioni, forse anche di più.

Per carità, gli anelli ci sono da un pezzo, il banchetto è solo slittato a lunedì 11 novembre, ma il “no” del Mef ha spiazzato lo sposo tedesco e Bruxelles, oltre alle tre “ereditiere”, easyJet, Air France e Iag. La data del 4, hanno puntualizzato fonti vicine al dossier, in realtà era la scadenza per la firma dei contratti con i tre vettori che, in base ai famosi remedies, sono stati individuati per gestire gli slot rilasciati da Ita e Lufthansa: su Milano-Linate per il corto-medio raggio e su Roma-Fiumicino per le rotte intercontinentali.

Fatto sta che siamo in pieno stallo: il ministro Giancarlo Giorgetti deve ancora sbollire la rabbia – «Non bisogna cedere ai ricatti, non siamo disposti a svendere la compagnia» – e Lufthansa non arretra: considerando gli investimenti già fatti, intende rivedere al ribasso il costo finale dell’operazione, 604 milioni invece di 829, e quindi il totale della seconda tranche, dopo il versamento dei 325 milioni pattuiti per l’acquisizione del 41% di Ita. “Stiamo rispettando l’accordo siglato nel 2023 con il Mef – ribadiscono i promessi partner tedeschi – e abbiamo già firmato il pacchetto di misure correttive richiesto”.

In ogni caso, è bene ricordarlo, una volta messa a posto l’ultima tessera del mosaico, mancherà lo step finale del closing. Cioè il via libera definitivo dell’Ue, auspicabile entro novembre.

In questo bailamme si infilano anche i sindacati, che non hanno affatto gradito il colpo di scena e sollecitano “una convocazione urgente delle parti sociali”, come si legge in una nota di Uiltrasporti, tutt’altro che felice di “aver appreso da fonti stampa della mancata firma da parte del Mef del documento da inviare alla Dg Competition”.

Inoltre, la sigla di settore lamenta il fatto di non essere mai stata coinvolta nella trattativa tra commissione Ue, Mef e Ita: “Il Mef smetta di scherzare col fuoco e definisca subito la trattativa con Lufthansa”. Quasi un ultimatum. Altro che scene da matrimonio.

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L'Autore

Fabrizio Condò
Fabrizio Condò

Giornalista professionista, innamorato del suo lavoro, appassionato di Storia, Lettura, Cinema, Sport, Turismo e Viaggi. Inviato ai Giochi di Atene 2004

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