L’estate 2025 di Ota Viaggi, Diana: «Sempre più valore alle adv»
Ovvia spinta sulla “Neve 2024/2025”, ma soprattutto lavori in corso per il Mare Italia che resta chiaramente la “specialità della casa” su cui il t.o. vuole continuare a essere tra i riferimenti delle agenzie di viaggi italiani. È quanto sta facendo Ota Viaggi, il cui fatturato 2024 supera gli 85 milioni di euro segnando un incremento del 5,57% rispetto all’anno precedente.
Il numero di passeggeri, quest’anno, per Ota Viaggi ha raggiunto quota 132.648 con un aumento dell’1,93%, e le pratiche gestite sono state 32.916, al +5,83%. Numeri positivi anche per il booking online, confermando la crescita delle prenotazioni effettuate attraverso questa modalità da parte delle agenzie.
«Stiamo continuando a lavorare sull’estate per migliorare e incrementare l’offerta – ha dichiarato Massimo Diana – Ci saranno tre novità in Sardegna e una in Sicilia: Baia Aranzos a Golfo Aranci, Baja Bianca a San Teodoro, Le Tonnare a Stintino e lo Sporting Club di Cefalù, destinazione che sta crescendo tanto. A fine novembre è prevista una conferenza stampa in cui andremo nei dettagli per iniziare a spingere sull’estate 2025 da cui ci aspettiamo molto».
SEMPRE PIÙ VALORE ALLE ADV
Un tema importante per Massimo Diana, però, riguarda le agenzie di viaggi nel loro ruolo all’interno della catena del valore: «Fino a qualche anno fa, il processo di vendita nel turismo seguiva una catena tradizionale, che partiva dai tour operator e passava attraverso le agenzie fino ad arrivare al cliente finale – spiega Diana – Da qualche tempo questo schema è cambiato radicalmente: i clienti hanno ora la possibilità di acquistare direttamente in vari punti della catena, bypassando gli intermediari. Questo nuovo scenario ha creato una vera e propria rivoluzione nel mercato, in cui le relazioni tra gli attori coinvolti si sono fatte più complesse. Questo cambiamento ha fatto emergere un problema collegato alla reale disinformazione di chi acquista: spesso i clienti non comprendono appieno le differenze tra le varie parti, arrivando a trovarsi in difficoltà quando si affidano direttamente alle strutture che in caso di problematiche o imprevisti, non sono in grado di garantire un’assistenza adeguata al 100%. Al contrario, invece, chi si rivolge a un’agenzia di viaggi gode di maggior protezione e supporto, soprattutto nelle situazioni critiche, garantendo un’esperienza più sicura e affidabile e a questo bisogna continuare a dare valore».
Per il direttore commerciale (e front man) di Ota Viaggi è importante «educare i consumatori, offrendo loro informazioni complete e chiare per rendere le loro scelte più consapevoli, ribadendo ancora una volta che ogni attore della filiera deve aggiungere valore al cliente finale, perché puntare esclusivamente su una leva, come può essere il prezzo rischia, di avvantaggiare solo l’acquisto diretto alla struttura, mettendo così in secondo piano aspetti cruciali come il trasporto o l’assistenza durante il viaggio. È indispensabile migliorare la comunicazione verso i consumatori, rendendo più chiaro il ruolo di ciascun player nella catena di distribuzione. Solo così sarà possibile affrontare con successo le sfide del mercato e offrire un servizio di valore, in grado di rispondere alle reali esigenze dei viaggiatori».