Manifesto per il turismo in Emilia Romagna: ci pensa Fiavet
Abusivismo, nuove professionalità e una tempestiva regolamentazione degli affitti brevi. Sono le priorità contenute in un “manifesto per il turismo“, che Fiavet Emilia Romagna ha redatto in vista delle prossime elezioni regionali. Si tratta di un forte appello per il rilancio del settore nella regione, con il quale Fiavet chiede una politica coraggiosa e lungimirante che punti a costruire una destinazione sicura, moderna e competitiva.
Oltre a quelli già citati, nel manifesto si affrontano altri temi chiave, come la formazione delle nuove professionalità, il sostegno al lavoro, la sostenibilità e la digitalizzazione, le infrastrutture e i trasporti, la collaborazione tra pubblico e privato.
In particolare, per contrastare l’abusivismo – uno dei punti centrali del manifesto – la Fiavet sollecita una collaborazione più stretta tra le associazioni di categoria e la polizia locale e auspica l’aggiornamento dell’elenco delle agenzie di viaggi autorizzate e la riattivazione del progetto “Agenzie Sicure”, così da garantire trasparenza e sicurezza per i consumatori, tutelando al contempo le imprese regolari. La regolamentazione degli affitti brevi è altrettanto essenziale: è necessario definire norme più rigide che tutelino i clienti e favoriscano un mercato abitativo più stabile e sostenibile.
Le politiche fiscali e del lavoro rappresentano un altro pilastro del documento. Fiavet chiede infatti agevolazioni fiscali per le imprese turistiche che investono in digitalizzazione, innovazione e sostenibilità e che una parte della tassa di soggiorno venga reinvestita direttamente nel settore turistico. Sul fronte occupazionale, è fondamentale invece attuare politiche attive che facilitino l’assunzione di giovani, di donne e di over 50.
Mentre per infrastrutture e mobilità Fiavet Emilia Romagna ritiene prioritario il tempestivo miglioramento della rete ferroviaria e il potenziamento del sistema aeroportuale regionale, garantendo un uso strategico degli scali di Rimini e Forlì, senza dimenticare il ruolo strategico di Porto Corsini come hub crocieristico alternativo a Venezia. Servono interventi anche per l’aeroporto di Bologna, che oggi risente di un costante affanno e non rappresenta un biglietto da visita all’altezza delle ambizioni turistiche della regione.
Infine, Fiavet pone l’accento sulla necessità di una maggiore collaborazione tra pubblico e privato sollecitando una revisione della Legge n. 4 del 2016 per garantire una sinergia più dinamica e rispondente alle sfide di un turismo globale in continua evoluzione.
Così il presidente di Fiavet Emilia-Romagna, Massimo Caravita, ha spiegato le ragioni dell’iniziativa avviata dall’associazione con il suo manifesto: «In questo momento molto importante per la politica regionale, abbiamo voluto cristallizzare in un documento la sintesi delle istanze che la nostra associazione ha portato avanti negli anni. Si tratta di temi fondamentali per i quali chiediamo ai candidati e al futuro presidente della Regione un impegno concreto e la massima dedizione».