Sahara, il turismo in Tunisia riparte dal deserto – Reportage

17 Dicembre 11:08 2024 Stampa questo articolo

Il fascino della Tunisia ci ha accolto con una nuova prospettiva durante la prima edizione dell’International Salon of Saharan and Oasis Tourism (Issot). L’evento si è tenuto a Tozeur dal 3 al 5 dicembre e che ci ha presentato una nuova visione di ciò che un partenariato strategico tra i settori pubblico e privato e i principali attori del settore intendono proporre per collocare la Tunisia – e in particolare la zona sud-occidentale – tra le principali destinazioni di chi richiede una proposta turistica alternativa e sostenibile, sposando lo sviluppo economico con la conservazione degli ecosistemi delle regioni sahariane e delle oasi e con una particolare attenzione alla promozione di progetti locali con il coinvolgimento delle donne e delle comunità locali nella gestione e nella conservazione dei siti turistici.

Un appuntamento, quindi, nato per essere una vera e propria rampa di lancio per l’incoming tunisino e che ci ha offerto non solo l’opportunità di riflettere sul futuro del turismo sostenibile nelle regioni sahariane, ma anche di esplorare una terra ricca di storia, cultura e paesaggi unici.

Per noi un’esperienza immersiva, anche se forse troppo veloce per darci la possibilità di metabolizzare le emozioni, ma che ha comunque lasciato il suo segno.

LE SUGGESTIONI DI KAIROUAN

Il nostro viaggio è iniziato a Tunisi, dove un comodo pullman ci ha accompagnato verso Tozeur. La prima tappa prima di giungere alla meta è stata Kairouan, storica città situata nella regione centrale della Tunisia, famosa per la sua importanza culturale e religiosa nel mondo islamico e importante centro spirituale e intellettuale. Affascinante l’impatto a una tarda ora di pranzo con l’architettura del Dar Abderrahman Zarrouk, ristorante gourmet realizzato all’interno di una tradizionale casa arabo-moresca nel cuore della medina, rimasta intatta nella sua struttura e nelle sue eleganti decorazioni. Prima di proseguire non si può prescindere dallo scattare alcune foto all’esterno della Grande Moschea del VII secolo, tra le più antiche del mondo islamico e simbolo della città. Arriviamo in tarda serata a Tozeur.

TOZEUR: LA MEDINA E IL MONDO DEI DATTERI

Il secondo giorno, dopo aver seguito durante la mattinata i lavori dell’Issot, presenziato dalle più alte cariche politiche ed economiche del mondo del turismo tunisino, tra le quali il ministro del Turismo Soufiane Tekaya, andiamo alla scoperta di Tozeur, con la sua medina unica caratterizzata da mattoni decorati con particolari motivi geometrici. Tra vicoli silenziosi e giochi di ombre creati dall’ingegnosa posa in opera alternata dei mattoni, abbiamo scoperto un’atmosfera senza tempo. La zona commerciale è fuori da questo nucleo storico e l’attraversiamo velocemente per raggiungere prima che chiuda l’Eden Palm, un’oasi-museo che permette al visitatore di avere una visione completa del mondo della produzione dei datteri, uno dei tesori della Tunisia. Qui abbiamo scoperto l’intero processo produttivo, assaggiato dolci e specialità a base di questo frutto straordinario, apprezzandone l’importanza non solo gastronomica ma anche cosmetica e culturale.

LA NATURA DELLE OASI DI MONTAGNA

Uno dei focus principali dell’Issot sono le proposte turistiche eco-sostenibili nelle famose oasi di montagna e il nostro terzo giorno di viaggio ci ha condotti proprio qui, luoghi incantevoli dove il verde dei palmeti emerge da colore della sabbia del deserto e delle rocce. La prima oasi presso la quale sostiamo è quella di Chebika, conosciuta come “il castello del sole”, con le sue sorgenti d’acqua turchese che abbiamo raggiunto attraverso sentieri ben segnalati tra le rocce (attenzione! Portatevi scarpe comode e con la suola antiscivolo). Il panorama è mozzafiato. Abbiamo proseguito verso Tamerza, celebre per le sue imponenti cascate, perfetto per gli amanti delle escursioni a piedi, e infine verso Mides, vicino al confine con l’Algeria, dove ci siamo affacciati su spettacolari gole spesso usate come set cinematografico.

DENTRO I SET DI GUERRE STELLARI

L’esplorazione del deserto tunisino non sarebbe completa senza una visita ai set cinematografici di Star Wars, la saga che ha dato vita a una vastissima comunità di fan che in Tunisia non possono non visitare, con il fuoristrada, Chott el-Jerid, il vasto lago salato vicino a Tozeur utilizzato nel film per creare il desolato paesaggio del deserto di Tatooine con il suo tramonto con i due soli e luogo natale di Luke Skywalker e Anakin Skywalker. Last but non least, Mos Espa, il villaggio scenografico lasciato in dono da George Lucas alla Tunisia, oggi anche sede di un variopinto mercatino di gadget e souvenir. Se da un lato questo aspetto stona con la struttura suggestiva del villaggio ricostruito, d’altro canto dà alla location colore e tipicità. Come fece Lucas a individuare questi luoghi così dispersi, raggiungibili solo con dei fuoristrada, e a portare qui la carovana che avrebbe poi realizzato i suoi capolavori rimarrà per noi un grande interrogativo.

DOUZ: LA PORTA DEL SAHARA

Il quarto giorno di viaggio lasciamo il “campo base” di Tozeur per dirigerci a Douz, naturalmente con diverse tappe tra cui la visita a Nefzawa, luogo sede di un’associazione di promozione e sviluppo del patrimonio artigianale e culturale della regione di Kebili che appoggia le attività del turismo sostenibile soprattutto femminile.

L’esperienza che si vive nella “maison du palmier” immerge il visitatore in dimostrazioni pratiche che illustrano la lavorazione dei prodotti artigianali, in particolare quelli per realizzare i quali vengono utilizzate le varie parti che compongono la palma da dattero. Impariamo che la coltivazione delle palme da dattero non è così scontata, richiede un’attenta irrigazione e anche la fecondazione. Ebbene sì: le palme sono femmine e maschi e la fecondazione richiede un procedimento specifico. La qualità migliore matura tra ottobre e i primi di dicembre. E noi siamo in piena raccolta. Durante la giornata passiamo accanto a un gruppo di raccoglitori che stanno lavorando e ci offrono dei rami dai quali poter assaggiare. Ci porgono i rami di un colore arancione così forte da sembrare di plastica, raccolti da terra. Non diciamo di no. Sono squisiti, polposi, dolci. Giornata di assaggi e acquisti… ci ritroviamo tutti con in mano scatole di datteri freschissimi e carnosi da riportare in Italia. Sulla tavola di Natale datteri diversi quest’anno!

Non abbiamo molto tempo. Il programma iniziale era molto fitto, su qualcosa siamo stati costretti a soprassedere, ma anche qui in inverno fa buio presto e per poter fotografare c’è bisogno di marciare velocemente. Il riposo stanotte sarà all’elegante The Residence Douz, giovane porta d’accesso al Sahara, con solo un anno d’età e ville con vista sul deserto. The Residence Douz, è la prima proprietà nel deserto e la seconda in Tunisia (la prima è a Tunisi) del marchio Cenizaro Hotels & Resort. Il resort si sviluppa in 14 ettari di sabbia dorata e palme comprende cinquanta eleganti ville, due ristoranti gourmet e un’ampia Spa by Clarins. Da qui gli ospiti vengono incoraggiati ad avventurarsi in una serie di escursioni tra cui quella in fuoristrada tra le dune per attraversare il Jebil Park e poter avvistare le specie sahariane protette, dalle gazzelle ai rettili, prima di arrivare al campo al tramonto per riunirsi attorno al fuoco e cenare sotto le stelle.

VERSO TUNISI PASSANDO PER LA STORIA ROMANA

L’ultimo giorno ci ha riportati verso Tunisi passando da Matmata, villaggio famoso per le sue abitazioni troglodite, scavate direttamente della roccia, tra le quali la più famosa è quella dove ora nasce l’Hotel Sidi Driss, che fu utilizzato per rappresentare la casa di Luke Skywalker in “Una nuova speranza” del 1977. E, poi, una sosta finale all’imponente El Jem, l’anfiteatro romano dalla forma ellittica oggi gemellato con il nostro Colosseo, che nel periodo di massimo splendore poteva contenere circa 35.000 spettatori seduti.

Ci aspettano ancora diverse ore di pullman per arrivare a Tunisi, dove il nostro viaggio si conclude nello storico ed elegantissimo The Residence Tunis, hotel inaugurato nel 1996, rinnovato nel tempo e sempre una delle strutture preferite tra i viaggiatori più esigenti.

Una cena raffinata in uno dei tre ristoranti, quello che propone cucina mediterranea ha concluso il nostro soggiorno che ci ha mostrato nuove prospettive di viaggio in una Tunisia autentica, fatta di tradizioni, natura e innovazione. Una destinazione da scoprire e vivere che ha negli operatori del turismo dei tenaci portatori di idee, sviluppo e innovazione.

L'Autore

Natalia Cascio
Natalia Cascio

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