Con ogni probabilità Jörg Eberhart, ex ceo di Air Dolomiti, sarà l’amministratore delegato di Italia Trasporto Aereo Spa, la società che controlla Ita Airways. Ma il nome del nuovo presidente è ancora avvolto da una cortina di nebbia. Al di là del closing, sembra questo il vero nodo da sciogliere domani (15 gennaio) in quello che dovrebbe essere il giorno del matrimonio con Lufthansa. In base agli accordi, la nomina spetterà al ministero dell’Economia (azionista unico della compagnia) e i rumors concedono ancora qualche chance all’attuale presidente, Antonino Turicchi.
In un primo momento l’epilogo era fissato per lunedì 13, ma sarebbe sorto un intoppo legato alle deleghe. Di fatto, al Mef sono state sollevate perplessità sul fatto che la governance della compagnia italiana, a oggi – con Lufthansa che detiene solo il 41% – non può avere squilibri a favore del vettore tedesco. È però altrettanto vero che nel nuovo consiglio di amministrazione – composto da cinque membri, di cui tre italiani e due indicati dal partner tedesco – gli equilibri sembrano rispettati.
In buona sostanza lo scoglio è rappresentato solo dalle deleghe, che in questo delicato periodo di transizione dovranno essere assegnate con il bilancino, senza creare dissapori proprio quando la partnership si appresta a decollare. Di fatto, entro domani, si dovrà trovare una equa soluzione per una reciproca soddisfazione.
Il cronoprogramma dell’accordo, dunque, prevede innanzitutto il versamento di 325 milioni da parte di Lufthansa per l’aumento di capitale e la partecipazione del 41%, mentre le azioni del Mef saranno vendute quando Lufthansa eserciterà le opzioni per il controllo, ovvero tra la fine del 2025 e il 2029, quando potrà acquisire un ulteriore 49% versando altri 325 milioni. L’ultimo atto sarà nel 2030, quando Lufthansa potrà esercitare l’opzione d’acquisizione dell’ulteriore 10% versando 79 milioni per completare l’importo complessivo di 829 milioni di euro, frutto dell’accordo siglato nel luglio 2023.
Circa poi il programma operativo della prima fase, secondo gli analisti del trasporto aereo, il decollo Ita-Lufthansa dovrebbe avvenire sotto i migliori auspici, perché per il 2025, secondo la Iata, si prospetta un ribasso generalizzato delle tariffe, grazie al prezzo del brent sceso di circa il 20% negli ultimi 12 mesi, favorendo buone economie nella gestione dei vettori.
In generale, è proprio l’andamento del prezzo del barile a favorire costi decisamente più bassi e un pricing a vantaggio della crescita nel movimento di passeggeri. Fattori favorevoli per una Ita che deve conquistare nuove quote di mercato per rispettare la crescita pianificata col partner tedesco.