Chi sono (e cosa cercano) i nuovi turisti cinesi in Italia
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Non sono ancora – per vari motivi – al livello del 2019, ma i turisti cinesi stanno tornando in Italia. Hanno cambiato pelle rispetto al passato, sono più giovani, più individuali (a scapito dei gruppi, così importanti per il valore economico che muovono), amano lo shopping sempre più di lusso ma anche per loro il mantra è diventato l’esperienza. Il sistema Italia deve tuttavia farli crescere ancora e, a fronte di incentivi già introdotti come l’allungamento del visto, l’abbassamento della soglia del tax refund e nuovi voli in arrivo, c’è ancora da lavorare in termini di accoglienza. Senza dimenticare la straordinaria occasione delle prossime Olimpiadi invernali.
DOMINIO CINESE NEI VOLI
Nel corso del primo Forum China organizzato da Global Blue insieme a Italy China Council Foundation e Intarget, che ha presentato le ultime ricerche sullo shopper cinese in Italia, si sono affrontate luci e ombre del turismo cinese nel nostro Paese.
Se si guardano le percentuali diffuse da Global Blue, l’anno scorso la capacità aerea tra Cina e Italia è andata oltre il pieno recupero, arrivando al 138% rispetto al pre Covid (mentre in Europa si è fermata all’85%). Ma è cambiata la sua composizione e di conseguenza deve cambiare l’approccio.
«Anche a causa del tema costo, i vettori europei come Lufthansa, Virgin e British Airways stanno riducendo i voli per la Cina, dunque l’aumento della capacità è dovuto soprattutto alle compagnie cinesi – spiega Maria Elena Rossi, direttore marketing e promozione global di Enit -, c’è dunque una sorta di disintermediazione da parte degli operatori cinesi che ora possono arrivare a coprire quasi tutta la filiera. Occorre capire come rapportarci».
MALPENSA: 10 DESTINAZIONI CINESI PER LA SUMMER
La predominanza dei vettori cinesi è confermata anche da Sea, che ne evidenzia tuttavia un vantaggio: «Il traffico è ripartito bene specie nella seconda parte del 2024, l’ultimo dato disponibile aggiornato a ottobre ci dice che siamo a +6% rispetto al 2019, il che ci porta a recupero del 94%, determinato soprattutto da traffico diretto, che interessa il 50% dei paseggeri mentre in passato si fermava al 27%», afferma Tomaso De Abondi, head of non aviation marketing & retail operations management di Sea. E se attualmente le destinazioni cinesi collegate a Malpensa sono tre (Pechino, Shanghai, Hong Kong, cui si può aggiungere il volo di Neos), grandi novità sono attese per la summer 2025: «Le città verso cui voleremo diventeranno dieci, con l’inserimento di mete come Chengdu e Shenzen. E le frequenze che erano 23 prima del covid diventeranno quaranta (con rafforzamenti come quello di Cathay che torna al volo giornaliero su Hong Kong). Questa connettività nuova intercetta una domanda nuova: oltre a mete classiche di traffico istituzionale ora Malpensa sarà collegata con città dell’economia e dell’hitech, che porta a intercettare anche passeggeri più giovani».
ESPERIENZE PERSONALIZZATE SULLE OTA
E Giuliana Zagarella, managing director Italy Branding Records, evidenzia altre novità: «Oggi il turista cinese ricerca esperienze personalizzate, sta crescendo molto la richiesta di servizi come l’airport pickup, l’auto con conducente cinese, mete e viaggi tematici, per concerti, eventi, sport, natura. C’è un turista diventato più maturo che prenota da solo sulle piattaforme e meno in agenzia. Le Ota hanno aumentato la quota di mercato del 20%, sono cambiati mix ed esperienza d’acquisto».
GRUPPI CERCASI
«La nota dolente del 2024 è stata la mancanza dei viaggi di gruppo, che in precedenza incidevano per buona parte – ricorda Pietro Candela, Emea general manager Alipay+ -, ma credo che quest’anno potremo rivederne un ritorno anche se non ci sono ancora elementi per stabilire se ci sarà una piena ripresa nel corso di quest’anno. Da tenere in considerazione è anche il turismo studentesco, spendono tutto l’anno, comprano per parenti e amici approfittando del tax refund come buyer professionali richiamano i parenti in visita, è un turismo che aiuta tantissimo».
ASPETTANDO MILANO CORTINA 2026
Allo stesso modo aiuterà tanto come driver, ne sono convinti gli interlocutori, il grande evento di Milano Cortina 2026. Come ha ribadito anche Mario Boselli, presidente Italy China Council Foundation, «Avremo una presenza importante perché i cinesi hanno scoperto gli sport invernali grazie alle Olimpiadi del 2022». «Sono oggi 350 milioni le persone che praticano sport invernali in Cina, grazie alle Olimpiadi di Pechino, da cui prendiamo il testimone – conferma Nevio Devidè, chief revenue officer Fondazione Milano Cortina -. L’attenzione sta aumentando molto».