Francia, stop alle crociere a Nizza. Ed è protesta

Francia, stop alle crociere a Nizza. Ed è protesta
03 Febbraio 14:48 2025 Stampa questo articolo

Malcontento, proteste e mobilitazioni. C’era da aspettarselo. Il divieto imposto dal sindaco di Nizza, Christian Estrosi, alle grandi navi da crociera di attraccare nelle acque della regione Nizza Costa Azzurra ha scatenato una dura reazione da parte dei commercianti e dei professionisti del settore turistico. Sotto un tendone allestito davanti al municipio di Villefranche-sur-Mer, circa 200 persone – tra tassisti, esercenti, operatori marittimi e rappresentanti locali – hanno manifestato il loro disappunto.

«Per noi è uno choc, perderemo il 90% delle attività a Villefranche», ha dichiarato Nicolas Plumion, presidente dell’Union Maritime 06, come riferisce la testata francese L’Echo Touristique. Ogni crocierista che sbarca nella cittadina – viene spiegato – spende in media 70 euro, tra acquisti e visite a Monaco, villaggio di Èze o alle profumerie di Grasse.

Villefranche da anni ha adottato un sistema di regole per limitare il numero e le dimensioni delle navi e imporre rigidi standard ambientali. Il primo cittadino Christophe Trojani ha definito la decisione di Estrosi «l’atto del principe», sottolineando di non essere un difensore delle crociere, ma di aver trovato un equilibrio tra tutela ambientale ed economia locale.

Il decreto, firmato il 24 gennaio dal sindaco di Nizza nella sua veste di presidente della metropoli Nice Côte d’Azur (che comprende appunto anche Villefranche-sur-Mer), entrerà in vigore dal 1° luglio, vietando lo sbarco dei passeggeri dalle navi con più di 900 posti. L’obiettivo dichiarato è promuovere il “turismo scelto” e contrastare il l’overtourism. Villefranche non ci sta, e ha annunciato che farà ricorso denunciando un attacco ingiustificato alla libertà di circolazione.

Il prefetto Hugues Moutouh ha dichiarato che i suoi uffici esamineranno il decreto, e nel caso di dubbi sulla sua legalità, la questione potrebbe essere affidata al tribunale amministrativo. Senza un vero potere per proibire la presenza delle grandi navi, Estrosi è riuscito comunque ad aggirare l’ostacolo: vietare lo sbarco dei passeggeri, rendendo di fatto lo scalo poco appetibile per le compagnie di crociera. Secondo i dati del porto della Costa Azzurra, nel 2025 sono previsti quasi 90 scali, due terzi dei quali riguardano navi con più di 900 passeggeri.

La decisione si inserisce in un più ampio dibattito sul futuro del turismo crocieristico, che da Venezia alle isole greche, fino all’Alaska, è al centro di restrizioni e polemiche.
Anche Cannes, ad esempio, ha adottato misure contro le grandi navi: il sindaco David Lisnard, nel 2019, ha imposto alle compagnie una carta ambientale per limitare l’inquinamento, minacciando di bloccare le escursioni a chi non la rispetta. Ora chiede che i sindaci abbiano più poteri per regolamentare il traffico marittimo e istituire una polizia ambientale in grado di sanzionare le violazioni.

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Giuseppe Rinaldi
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