Santorini trema ancora: grande fuga dall’isola

Santorini trema ancora: grande fuga dall’isola
04 Febbraio 15:51 2025 Stampa questo articolo

In 9mila hanno già lasciato l’isola di Santorini. Nessun sembra voler più restare ad aspettare. Nelle ultime ore, infatti, si sono susseguite diverse scosse di terremoto fino a toccare secondo i sismografi un picco di magnitudo 5, la più forte fino ad ora, con epicentro a una profondità di 12 chilometri.

Il pericolo quindi non sembra rientrare come infatti confermato da l’Organizzazione per la pianificazione e la protezione antisismica greca (Oasp): “L’attività sismica, che da sabato si è intensificata, potrebbe durare anche settimane“. Ma il governo e il premier greco, Kyriakos Mitsotakis, cercano di tenere l’asticella della tensione bassa: «È in corso un fenomeno geologico intenso, ma chiedo a tutti i residenti di mantenere la calma e di seguire le indicazioni della Protezione civile»

Secondo Dionysis Theodoratos, presidente dell’associazione greca delle imprese di trasporto marittimo per passeggeri, già domenica scorsa sono state 6mila le persone partite. Per questo motivo sono stati aumentati i collegamenti con la terraferma: più traghetti e più voli. Due le navi dirette al Pireo.

La compagnia aerea Aegean ha programmato già otto voli per Atene, aggiungendone quattro a quelli di linea, su richiesta del ministero della Protezione civile. Evacuati circa 2.700 passeggeri, come riporta il Corriere della Sera, che segnala anche code davanti alle agenzie di viaggi. Nessun panico o un fuggi fuggi generale, però, anche perché in questo periodo l’afflusso di turisti (3 milioni all’anno) è ridotto.

Il pericolo vero sembrano essere le possibili frane. A causa delle continue sollecitazioni telluriche, infatti, è stato interdetto l’accesso ad alcune spiagge a rischio e sull’isola si trovano già reparti e cani specializzati nella ricerca di superstiti sotto le macerie.

Confermato dai geologi che non si tratta di uno sciasme sismico collegato a Kolumbo, il vulcano sottomarino, ma ai movimenti delle faglie tra le isole di Santorini, Anydros e Amorgos. La più nota è quella di Amorgos, responsabile del violento terremoto del 1956, che causò uno tsunami che raggiunse anche le coste di Turchia e Israele.

Intanto, il Foreign Office del Regno Unito ha lanciato un avvertimento ai viaggiatori che si recano in Grecia, segnalando le zone da evitare e i comportamenti da mettere il pratica in caso di pericoli naturali.

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Elisabetta Pina
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