Il golfo d’America spunta su Google Maps: il renaming voluto da Trump

Il golfo d’America spunta su Google Maps: il renaming voluto da Trump
12 Febbraio 11:46 2025 Stampa questo articolo

Era sembrata una boutade, una frase a effetto, quando tra un’invettiva sul commercio e le accuse agli alleati, da presidente eletto, aveva detto: «Cambierò il nome del golfo del Messico in golfo d’America». Ma Donald Trump, nel giorno stesso del suo insediamento, il 20 gennaio, ha firmato 42 ordini esecutivi, tra cui quello dal titolo “Ripristino dei nomi che onorano la grandezza americana’”, in cui ovviamente non c’è spazio per il Messico. Il 10 febbraio, il nome è cambiato ufficialmente anche su Google Maps e Google Earth, per tutti coloro che utilizzeranno le applicazioni negli Stati Uniti. Nessun cambiamento per i residenti in Messico, mentre il resto del mondo vedrà entrambe le versioni.

«OBBEDISCO»

La decisione segue gli aggiornamenti del Geographic Names Information System (Gns), il database federale che si adopera per la standardizzazione dei nomi fisici e culturali degli Stati Uniti, ed è «in linea con le nostre pratiche di lunga data», si legge in un comunicato di Google, che ha voluto difendere la propria decisione, peraltro già annunciata nei giorni successivi all’ordine esecutivo.

Google Maps, uno dei servizi di mappe più usati al mondo, tipicamente adatta i nomi dei luoghi agli usi e alle leggi locali, e anche in altri casi di convenzioni diverse da un Paese all’altro mostra entrambe le versioni di un nome: il mare che separa la penisola coreana dal Giappone, chiamato mar del Giappone in gran parte del mondo, è denominato “mare dell’Est” quando la app è usata in Corea del Sud. Anche la Federal Aviation Administration (Faa), l’agenzia per l’aviazione civile, ha riferito che sta aggiornando le sue mappe.

IL REVISIONISMO DI TRUMP

Con un tratto di penna, Trump ha quindi cambiato una denominazione che ha radici profonde nella storia della cartografia mondiale: esploratori e cartografi europei – ha ricordato Wired – utilizzano il nome golfo del Messico, per quel vasto bacino oceanico che si estende per 218.000 miglia quadrate, da almeno quattrocento anni, facendone uno dei toponimi più antichi e consolidati del continente americano. La stabilità di questa denominazione, mantenuta attraverso secoli di cambiamenti politici e territoriali nella regione, ne aveva fatto un punto di riferimento costante nella geografia del Nordamerica. Golfo d’America, invece, era stato precedentemente usato solo negli Stati Uniti, negli ultimi anni, e solo in modo scherzoso.

La decisione di modificare il nome storico del golfo si inserisce in un più ampio progetto di revisione della toponomastica voluto dall’amministrazione Trump, che include anche il ritorno alla denominazione Monte McKinley per la vetta più alta del Nordamerica, che era stata rinominata Denali nel 2015 dall’amministrazione Obama per rispettare il nome utilizzato dai nativi dell’Alaska.

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