Usa alla prova grandi eventi: Trump ce la farà?
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Gli Stati Uniti sono agli albori di un’età dell’oro per il turismo, con una serie di grandi eventi in programma nel quadriennio: la Ryder Cup di golf quest’anno, i Mondiali maschili di calcio e le celebrazioni per i 250 anni dell’indipendenza nel 2026, le Olimpiadi e le Paralimpiadi nel 2028. Eventi che segneranno il secondo mandato presidenziale di Donald Trump.
SARÀ THANKSGIVING (QUASI) TUTTI I GIORNI
Con 40 milioni di visitatori attesi nei prossimi quattro anni – e un aumento dei viaggi interni – si tratta di un’opportunità economica di quasi 100 miliardi di dollari a portata di mano. Ma solo investendo, ora. Perché le infrastrutture del turismo sono datate, sottofinanziate e inefficienti, ponendo rischi alla sicurezza nazionale e alla crescita economica. A partire dal sistema aeroportuale, che non è in grado di sostenere l’atteso aumento dei flussi turistici: per dare un termine di paragone, il Paese si troverà ad affrontare l’intenso traffico registrato negli aeroporti in un giorno speciale come il Ringraziamento per 50 volte, nel corso del prossimo anno, e per 100 giorni nel 2028.
GLI USA INDIETRO
L’allarme è stato lanciato dalla U.S. Travel Association (Usta), organizzazione non-profit che rappresenta l’industria del turismo statunitense, che vale 1.300 miliardi di dollari. La sua Commission on Seamless and Secure Travel, una commissione guidata da Kevin McAleenan, ex segretario ad interim della Sicurezza nazionale statunitense, ha pubblicato un rapporto che delinea i passi da intraprendere per non perdere l’occasione generata da questi grandi eventi. «Le nostre proposte sono un’opportunità per il presidente Trump e il Congresso per realizzare i miglioramenti più significativi al trasporto aereo dal Tsa PreCheck, che ha rivoluzionato i controlli e la sicurezza dei passeggeri», ha commentato Geoff Freeman, presidente e amministratore delegato di U.S. Travel Association, con un comunicato stampa «Ognuna delle nostre raccomandazioni farà aumentare la sicurezza e la velocità, assicurando ai viaggiatori la possibilità di muoversi in modo efficace nei nostri aeroporti», ha aggiunto.
Inoltre, il Paese ha la necessità di modernizzare la tecnologia del controllo del traffico aereo e di trovare delle soluzioni alla mancanza di controllori del traffico aereo. «L’America ha un’opportunità storica, ma saprà approfittarne?», si domanda Freeman. «I prossimi anni porteranno una domanda di viaggi senza precedenti che il nostro sistema non è preparato a gestire. Washington ha una stretta finestra di tempo per mettere a posto i problemi maggiori e sprigionare un’opportunità economica da 100 miliardi di dollari, ma serviranno quelle azioni urgenti che non sono state compiute negli ultimi anni», ha aggiunto.
LE PROPOSTE
La U.S. Travel Association chiede all’amministrazione Trump di stabilire immediatamente una task force che si occupi degli eventi in programma; di rafforzare gli staff consolari, di estendere la validità dei visti B-1/B-2 di due anni; di creare un National Vetting Service che riesca a evadere tutte le richieste di visto in massimo 30 giorni; di creare delle Secure Travel Partnership per rafforzare gli accordi sulla sicurezza e avere un maggior numero di Paesi che facciano parte del Visa Waiver Program, che permette l’ingresso senza visto per soggiorni non superiori ai 90 giorni; di creare il processo di screening aeroportuale più avanzato e sicuro al mondo con massicci investimenti nella tecnologia per la sicurezza, per rendere possibile, entro cinque anni, che i passeggeri possano portare a bordo una maggiore quantità di liquidi e passare i controlli lasciando nei bagagli i dispositivi elettronici, continuando a indossare scarpe, giacche e cinture; creare confini aeroportuali forti, moderni ed efficienti.
L’America ha la chance per trasformare le infrastrutture del turismo. «Questo è il momento di dare all’America il sistema che merita, cioè un sistema di prim’ordine, che è quello che il mondo si aspetta», ha concluso Freeman.