ConfGuide, l’allarme: “Il bando mette a rischio la qualità”
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Quasi 27mila domande presentate, a fronte delle 14mila guide in esercizio e registrate sull’Elenco nazionale del ministero del Turismo, si rischia un abbassamento della qualità.
È l’osservazione formulata da ConfGuide – la Federazione nazionale delle guide turistiche aderente a Confcommercio Professioni – subito dopo la chiusura delle iscrizioni al primo bando nazionale per aspiranti guide, che il Mitur ha lanciato dando seguito alla riforma della professione.
Si impone una riflessione, sottolinea Valeria Gerli, presidente di ConfGuide: «Numeri elevati, per quanto prevedibili dopo tanti anni, ma che non possono che preoccupare. Perché, se da un lato alcune realtà territoriali e alcune tipologie di attività lamentano una carenza di professionisti abilitati, dall’altro immettere sul mercato questo potenziale numerico pari al doppio delle guide in esercizio, porterà a triplicare entro l’anno il numero dei professionisti, con conseguenze tutte da verificare».
«Temiamo inoltre – prosegue Gerli – che come ulteriore conseguenza si abbassi il livello qualitativo dei servizi offerti, in un contesto che, invece, chiede sempre maggiore qualità, anche per contrastare i fenomeni di overtourism».
ConfGuide, pur apprezzando la riforma attesa dalla categoria da oltre 10 anni, aveva già posto l’accento sul suo depotenziamento voluto dalla Commissione europea rispetto all’impianto originario, con il titolo di accesso alla professione passato da laurea a diploma, e le lingue straniere scese da due a una e di livello B2.
«A tutti i candidati, ConfGuide esprime l’augurio che dalle prove d’esame emergano i più meritevoli, qualificati e preparati, perché è di loro che turismo e cultura hanno bisogno», conclude Gerli, invitandoli a contattare le sedi locali della federazione, «dove potranno avere informazioni e sostegno».
FEDERAGIT CONFESERCENTI, BENE L’ALTA PARTECIPAZIONE
Diverso l’approccio di Micol Caramello, presidente di Federagit Confesercenti:«La grande partecipazione al bando del ministero del Turismo per le nuove guide turistiche è un segnale importante di interesse verso la professione. Ora chiediamo che il Mitur continui a coinvolgere le associazioni di categoria: Federagit è disponibile a offrire il proprio contributo, anche per la composizione delle commissioni, affinché l’iter si concluda al più presto e nel miglior modo possibile per tutti, ministero e nuove guide”.
«Con un numero così elevato di candidature e un programma così ampio sarà chiaramente difficile organizzare le prove – rimarca comunque Caramello – E non dimentichiamo che si tratta di una sorta di anno zero per un esame nazionale che si attendeva da oltre dieci anni. Per questo garantiamo il massimo sostegno al ministero. L’obiettivo è un esame serio, in grado di tutelare sia i 14mila professionisti già iscritti nell’elenco nazionale sia le future guide. Professionisti che, come abbiamo ribadito più volte, sono un anello fondamentale della filiera del turismo, il biglietto da visita dell’Italia nei confronti di tanti viaggiatori che scelgono le nostre città e i nostri borghi per le vacanze».