Regno Unito, è il D-day:
al via le richieste per l’Eta

Il countdown è partito. Manca meno di un mese e dal 2 aprile chiunque desideri recarsi nel Regno Unito dovrà essere in possesso dell’Electronic Travel Authorisation (Eta), autorizzazione elettronica obbligatoria per l’ingresso nel Paese. Prima, però, c’è un’altra data da cerchiare in rosso: da oggi, 5 marzo, i cittadini italiani e di altri Paesi europei possono già fare richiesta per ottenere l’Eta.
L’Ambasciata britannica in Italia ha anche avviato una campagna informativa per sensibilizzare il pubblico su questa importante novità. L’Eta non è un visto, ma un permesso digitale che consente di viaggiare in Uk. È simile ai sistemi adottati da altri Paesi, come gli Stati Uniti, l’Arabia Saudita e l’Australia, e ha l’obiettivo di rafforzare la sicurezza delle frontiere, evitando l’ingresso di soggetti considerati una minaccia.
L’autorizzazione ha un costo di 10 sterline (circa 12 euro) e permette ingressi multipli per soggiorni fino a sei mesi consecutivi, per un periodo massimo di due anni o fino alla scadenza del passaporto del titolare. Non è un permesso di lavoro, anzi è proibito svolgere mansioni lavorative, per le quali è necessario un visto a parte, con modalità molto più complesse.
Per richiederla è necessario: pagare la tariffa prevista; fornire i propri recapiti e i dati del passaporto; caricare una fotografia digitale conforme agli standard ufficiali; rispondere a una serie di domande di sicurezza. Una volta ottenuta, l’Eta sarà collegata elettronicamente al passaporto utilizzato per la richiesta e dovrà essere presentata al momento del viaggio.
COME PRESENTARE DOMANDA
La richiesta può essere presentata attraverso l’app ufficiale “Uk Eta”, scaricabile da Google Play e Apple App Store, oppure direttamente online sul sito ufficiale del governo britannico Gov.uk. Il processo è veloce: la maggior parte dei richiedenti riceverà una risposta automatica entro pochi minuti, anche se si consiglia di fare domanda almeno tre giorni prima della partenza per evitare eventuali ritardi dovuti a verifiche aggiuntive.
Se la richiesta viene respinta, l’interessato riceverà una comunicazione con il motivo del rigetto. Non è previsto alcun diritto di ricorso, ma si potrà presentare una nuova domanda o, in alternativa, richiedere un visto. Inoltre, il governo britannico ha annunciato che il costo dell’Eta aumenterà a 16 sterline in futuro, nell’ambito di un piano per ridurre la dipendenza del sistema di immigrazione dai finanziamenti pubblici.
Per il momento, dopo varie polemiche, il governo britannico ha concesso un’esenzione temporanea dall’obbligo di Eta ai passeggeri che transitano negli aeroporti britannici senza passare dal controllo di frontiera. Una misura che comunque sarà soggetta a revisioni future e potrebbe essere modificata.
I viaggiatori che invece dovranno attraversare il controllo di frontiera per proseguire il loro viaggio dovranno comunque richiedere l’autorizzazione elettronica, se previsto per la loro nazionalità. Per maggiori dettagli e per avviare la procedura di richiesta, è possibile consultare il sito ufficiale del governo britannico Gov.uk.