Rush tedesco su Ita: “Fatti, non parole”

Fatti, non parole. Dalla fusione tra il claim della Rex anni 70, reso immortale da Carosello, e le acciaierie tedesche di Lufthansa esce una Ita Airways nuova di zecca, forgiata nel nome di Jörg Eberhart, amministratore delegato e direttore generale, con deleghe a cascata. “Provare per credere”, ma qui francamente la pubblicità c’entra poco, perché l’ex ceo di Air Dolomiti finora si è rivelato un uomo di parola.
Anzi, con largo anticipo rispetto al previsto, ha già annunciato che nel giro di poche settimane il piano industriale uscirà dalle officine del quartier generale di Ita, a Fiumicino. Eppure, proprio tra le mura amiche, appena un mese fa, Eberhart aveva invocato «pazienza e stabilità», condizioni imprescindibili nell’anno zero 2025 per gettare le basi di Ita coniugata in Lufthansa, tra business plan, budget e bilancio. A occhio e croce è uno che va di corsa.
OPERAZIONI CONGIUNTE
Tempi rispettati anche per l’avvio della vendita dei voli in codeshare, a partire dal 30 marzo, con i cinque vettori del Gruppo tedesco: Lufthansa, Swiss, Austrian Airlines, Brussels Airlines e Air Dolomiti, l’ex domicilio di Eberhart, che ha benedetto i primi passi della nuova creatura: «Il processo di integrazione procede speditamente».
Gutt. Dalla simbiosi fra «l’eccellenza operativa del Gruppo Lufthansa e l’ospitalità e l’eleganza del Made in Italy che contraddistinguono Ita Airways», sottolinea sempre l’ad, nascono gli accordi, in vigore dalla prossima estate, che permetteranno ai passeggeri l’accesso a oltre 100 nuovi collegamenti, volando con un unico biglietto verso la meta desiderata, con check-in all’aeroporto di partenza e ritiro del bagaglio direttamente alla destinazione finale. L’intercambiabilità dei benefici per i passeggeri aderenti ai programmi di loyalty, Volare di Ita e Miles & More del Gruppo Lufthansa, è il sigillo sull’alleanza.
CHE FINE FANNO GLI EX ALITALIA?
Detto che dal 30 aprile Ita procederà all’uscita (annunciata) da SkyTeam e si unirà a Star Alliance nella prima metà del 2026, c’è un unico argomento su cui per ora Eberhart preferisce glissare, ma senza escludere risvolti positivi: l’eventuale reintegrazione degli oltre 2.000 ex Alitalia, in cassa integrazione fino al 30 ottobre 2025. «È un bacino ricco di personalità e sarebbe sbagliato non tenere conto di questo potenziale. Parliamo con tutti, ma non è il momento di affrontare questo tema. In ogni caso, per le assunzioni tutto (o quasi) rimandato al 2026».
Ogni cosa a suo tempo, insomma. Tutto viene ponderato con la massima attenzione, come ha già fatto notare il ceo di Lufthansa, Carsten Spohr durante il suo blitz capitolino: «Non è ancora giunto il momento di salire al 90% di Ita. Possiamo arrivarci acquistando quote aggiuntive anche quest’anno, ma al momento non è nel programma prendere tutto nel 2025. Di sicuro non investiamo in una compagnia tanto per fare, vogliamo guadagnare denaro con Ita, anche se ci vorranno 18 mesi per raggiungere sinergie tra Ita e il Gruppo Lufthansa».
Un aspetto da non sottovalutare, come ha sottolineato più volte il presidente di Ita, Sandro Pappalardo: «Siamo in grande sintonia, ma non perderemo la nostra identità».
MARCHIO DELLE MIE BRAME
La ciliegina finale? Il ritorno del brand Alitalia, un mix tra ragione e sentimento. In possesso di Ita, che quattro anni fa lo ha rilevato per 90 milioni dai commissari della ex compagnia di bandiera, lo storico marchio può di nuovo librarsi nei cieli. Anzi, lo ha già fatto, perché dal 15 febbraio lo sticker “Inspired by Alitalia” compare su tre aeromobili di nuova generazione presenti nella flotta del vettore italiano: il primo è stato un Airbus A350, operativo sulla rotta Roma Fiumicino-Tokyo Haneda.
Il piano di Eberhart, già salito sul ring per duellare contro Aeroitalia sulla questione – anche se un anno fa il Tribunale di Roma aveva precisato che “non esiste una confondibilità tra i marchi Aeroitalia e Alitalia” – è quello di «far raggiungere una stabilità all’azienda e rilanciare nel miglior modo possibile il brand, che omaggia la storia dell’aviazione e del Paese, per usufruire di tutto il suo potenziale». Ita über alles: non suona poi così male come slogan.
La foto è stata inviata dall’ufficio stampa di Ita Airways.
Giornalista professionista, innamorato del suo lavoro, appassionato di Storia, Lettura, Cinema, Sport, Turismo e Viaggi. Inviato ai Giochi di Atene 2004
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