Se l’aeroporto di Salerno Costa d’Amalfi dimentica il Cilento

Se l’aeroporto di Salerno Costa d’Amalfi dimentica il Cilento
13 Marzo 07:00 2025 Stampa questo articolo

Chi l’ha visto? O Chi li ha visti? Dipende dai punti di vista, anche se in questo caso sono profondamente connessi: l’aeroporto di Salerno Costa d’Amalfi e i turisti in Cilento. L’11 luglio 2024 i primi voli commerciali nello scalo e la corsa delle low cost (da Volotea a easyJet) ad accaparrarsi uno slot. Con un duplice obiettivo. Il primo ben chiaro: semplificare le connessioni con le località che vi gravitano intorno. Il secondo meno esplicito, ma altrettanto vero: decongestionare l’affollatissimo Napoli Capodichino, consentedogli di respirare. Detto ciò, “l’effetto aeroporto” non è stato travolgente come qualcuno poteva auspicare. E anzi: c’è chi ora si cruccia in vista dell’alta stagione.

NON È TUTTO ORO

In prima fila Fenailp Turismo, che ha lanciato un vero e proprio allarme rosso: “Il turismo nel Cilento è a rischio di stagnazione, complici le problematiche dell’aeroporto, servono strategie di marketing per attrarre visitatori e sostenere lo sviluppo locale”.

Non è l’unico indizio. Gesac, società che gestisce lo scalo (che non ha voluto rilasciare commenti), ha inviato una nota a Cilento Autentico Dmo, rivelando che le compagnie aeree stentano a commercializzare le offerte che riguardano la zona, a fronte del grande richiamo esercitato dall’arcinota Costiera Amalfitana, che in quanto a ritorni economici fa sempre “tredici”, come il numero delle sue perle.

Anche se a volte la fama non basta ad accorciare le distanze: tra tutti i nodi da sciogliere c’è senza dubbio quello dei transfer, annosa questione in un territorio impervio come la Costiera. Così, per coprire i 42 chilometri che separano, ad esempio, Amalfi dall’aeroporto con i mezzi pubblici si impiegano oltre due ore, con cambio di autobus a Salerno e ultimo tratto in taxi da Pontecagnano. Mentre la navetta Salerno Airlink – prontamente attivata – offre un servizio tuttora a macchia di leopardo.

Resta però un fatto incontrovertibile: se, in termini di “carico turistico”, ad Amafi, Positano, Ravello e via dicendo va tutto a gonfie vele – pure troppo, pensando al soffocante overtourism – l’area cilentana fatica ad emergere, specie nei mercati internazionali, come quelli britannico e francese. Mentre gli italiani, va detto, ne iniziano a subire il fascino.

ASSIST AI TOUR OPERATOR

Ecco allora che, con l’approssimarsi della stagione estiva, cresce il timore che le compagnie possano decidere di ridurre ulteriormente i voli su Salerno, compromettendo i flussi turistici. Un’eventualità che potrebbe provocare anche la disincentivazione di nuovi investimenti nello scalo, con effetti a lungo termine. E qui scatta la proposta di Fenailp: un incentivo economico per i tour operator che hanno intenzione di promuovere pacchetti volo+soggiorno in Cilento e nelle località meno conosciute della provincia.

«Questa situazione era prevedibile, da mesi sollecitiamo le istituzioni affinché sostengano la promozione del territorio all’estero – è l’appello lanciato da Marco Sansiviero, presidente di Fenailp Turismo e Cilento Autentico Dmo – Lo scorso anno abbiamo presentato al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e a quello della Camera di Commercio di Salerno, Andrea Prete, il “Progetto Nantes”, elaborato dal professore Felice Vertullo. Un piano di marketing operativo, focalizzato su cinque mercati strategici, per garantire la visibilità del Cilento e una promozione efficace per supportare le vendite dei pacchetti turistici».

CORSA CONTRO IL TEMPO

Ma adesso è il momento di accelerare, perché, considerati i ritardi accumulati, secondo Fenailp, un piano di marketing avviato adesso potrebbe non essere sufficiente per invertire la tendenza in tempo utile per l’estate 2025. «Il turismo non si costruisce solo con le infrastrutture – conclude Sansiviero – ma con una strategia pianificata che tenga conto delle dinamiche del mercato. Se vogliamo fare in modo che l’aeroporto di Salerno Costa d’Amalfi diventi veramente un volano per il turismo, è necessario agire subito con strumenti adeguati». È come trovarsi di fronte a un quadro straordinario senza punto esclamativo: l’ultima pennellata.

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L'Autore

Fabrizio Condò
Fabrizio Condò

Giornalista professionista, innamorato del suo lavoro, appassionato di Storia, Lettura, Cinema, Sport, Turismo e Viaggi. Inviato ai Giochi di Atene 2004

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