Cara Ai, mi organizzi la vacanza? – L’esperimento

Cara Ai, mi organizzi la vacanza? – L’esperimento
13 Marzo 07:00 2025 Stampa questo articolo

Partiamo dai numeri: nel 2024 il mercato dell’intelligenza artificiale in Italia ha raggiunto un nuovo record, toccando quota 1,2 miliardi di euro con una crescita del +58% rispetto al 2023 secondo l’Osservatorio Artificial Intelligence del Politecnico di Milano.

A trainare questo sviluppo – di cui certamente fa anche parte il mondo del turismo organizzato – sono in particolar modo le sperimentazioni che contemplano anche la cosiddetta Ai generativa – in stile ChatGpt per intenderci – che rappresentano il 43% del valore, con il restante 57% che è costituito in prevalenza da soluzioni di intelligenza artificiale tradizionale. L’Italia, ad esempio, si piazza ai primi posti quando si parla di strumenti di GenAi pronti all’uso: il 53% delle aziende, spiega sempre il PoliMi, ha acquisito licenze per avvalersi di questo tipo di tool, in prima linea ChatGpt e Microsoft Copilot. Strumenti, questi, che però possono essere usati con molta semplicità anche dalle persone: per questo motivo ci siamo avventurati in un esperimento, per capire quanto questi “agenti virtuali” possono al tempo stesso, in qualche modo, sottrarre del terreno (al di là dei benefici che sappiamo) ai tour operator e alle agenzie di viaggi nella costruzione di un pacchetto.

AL VIA L’ESPERIMENTO

Per questo test, dove abbiamo indossato i panni del viaggiatore, abbiamo scelto proprio ChatGpt, che di recente ha tra l’altro lanciato il rivoluzionario Operator, al momento disponibile solo negli Stati Uniti e che funge da agente intelligente in grado di navigare nei siti web e interagire come fosse un essere umano. «Ciao ChatGpt, vorrei pianificare un viaggio e avrei bisogno del tuo aiuto», inizia così
la nostra conversazione. «Ciao! Sarò felice di aiutarti a pianificare il tuo viaggio. Dove hai in mente di andare e che tipo di esperienza stai cercando», risponde.

A questo punto gli racconto che a dicembre prossimo vorrei recarmi, con la mia famiglia (siamo in tre, due adulti e una bambina di sei anni), alle Maldive. Che vorrei un’esperienza di alta gamma in un posto tranquillo e con un bel punto mare, che sia adatto a mia figlia. ChatGpt risponde all’istante, e sottolinea tutte le potenzialità della destinazione, dandomi poi un elenco di cinque strutture che soddisfano le mie esigenze e dettagliandomi le caratteristiche dei vari punti mare, con tanto di spunti su tutte le attività da poter fare. In fondo alla lista, scrive inoltre dei consigli generali, compresi quelli sui mezzi di trasporto che, effettivamente, avrebbero riguardato lo step successivo.

IL PREVENTIVO? «FALLO IN ADV»

Dopo essermi appuntata le possibili strutture in cui soggiornare, chiedo quindi lumi sulle modalità di trasporto da Roma. E ChatGpt è, effettivamente, ancora velocissimo: fornisce in un istante tutte le possibili opzioni di volo specificando praticamente tutto (alla richiesta di avere qualche prezzo, ChatGpt dà anche delle cifre indicative), per poi alla fine consigliare di comparare i voli su siti come Skyscanner o Google Flights o di «andare direttamente sui siti delle compagnie aeree per ottenere il miglior prezzo».

A seguire chiedo: «Scelta la struttura e la modalità di trasporto, cosa manca per completare il mio viaggio»? Ecco che arriva la sua to do list: assicurazione di viaggio (anche qui ChatGpt è informatissimo); eventuali visite sanitarie e vaccini; documenti necessari; preparativi finanziari; pianificazione delle attività e informazioni sulla sim locale e, ovviamente, «prepara la valigia (e rilassati)»!

Insomma, ChatGpt è bravissimo, ed è innegabile il suo supporto per organizzarsi un viaggio da solo. Ma attenzione, a chiusura del nostro esperimento chiedo la possibilità di fare un preventivo: «Purtroppo, non posso fare direttamente un preventivo per un pacchetto completo», risponde. E mi indirizza, alla fine dei giochi, proprio su un’agenzia di viaggi o un tour operator. Solo un’alternativa: si offre per guidarmi passo passo su una delle piattaforme per creare un pacchetto su misura. Parere finale? L’Ai generativa e i vari chatbot sono veramente fenomenali, ma gli agenti e i t.o. possiedono un evidente vantaggio in termini di esperienza e professionalità. Insomma, benedetto sia lo human touch.

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Giulia Di Camillo
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