Neos, il Dreamliner scortato dalle Frecce tricolori
Ed eccolo sorvolare i cieli di Verona, accanto alle Frecce tricolori, il nuovo Boeing 787-Dreamliner, il primo dei tre ordinati dal gruppo Alpitour, che fa di Neos la prima compagnia aerea italiana ad avere in flotta un aeromobile di questa generazione.
Una grande festa celebrata presso l’hangar dell’aeroporto Catullo Villafranca alla presenza di Carlo Stradiotti, amministratore delegato di Neos e direttore generale del gruppo Alpitour, Lupo Rattazzi, presidente della compagnia, le direzioni dello scalo veronese, di Boeing Italia, Leonardo, Rolls Royce, il Gruppo Alpitour, Veratour e Costa Crociere, oltre alla partecipazione di oltre 300 agenzie viaggi e della stampa locale e specializzata.
«Una giornata che ci vede orgogliosi anche della nostra industria italiana dal momento che due parti della fusoliera di questo aeromobile sono state realizzate nello stabilimento Leonardo a Grottaglie», ha sottolineato Rattazzi.
Il nuovo 787 si affianca così ai tre 767 già operativi in attesa della consegna di altri due Dreamliner previsti per giugno e ottobre 2018: «Per essere operativi verso Maldive, l’area caraibica – Repubblica Dominicana, Guadalupa e Messico – e in Oriente verso la Cina, dove già voliamo due volte a settimana verso Nanchino, e Vietnam. Con Costa abbiamo invece aperto la via verso Mumbai, mentre a primavera del 2019, invece, entreranno in servizio due 737 max con rimotorizzazione moderna».
L’arrivo del 787-Dreamliner Neos sposta l’asticella del vecchio concetto di charter decisamente più in alto, «perché con l’ingresso in flotta di questa macchina di ultima generazione abbiamo l’ambizione di fare non soltanto un buon lavoro ma di migliorare anche il traffico turistico del Paese. Garantendo una qualità di trasporto superiore», ha affermato Stradiotti. E se gli si domanda come Neos vorrebbe essere percepita Stradiotti sembra non avere dubbi riguardo: «Vogliamo essere percepiti come una compagnia efficiente, affidabile e allegra perché il nostro core business resta pur sempre il viaggio turistico, che andrebbe vissuto in modo solare e allegro».