Nasce il maxi polo Alpitour-Eden
I riflettori erano accesi sulla trattativa con gli spagnoli di Barcelò, ma la sorpresa per ora arriva dall’Italia: Eden Viaggi, il t.o. di Nardo Filippetti, entra a far parte del Gruppo Alpitour. Prima che iniziassero a circolare indiscrezioni, è stata la società torinese a ufficializzare la notizia attraverso una nota. “L’operazione sarà formalizzata nei prossimi mesi, quando saranno concluse le procedure tradizionali di queste transazioni e verrà dato il via libera da parte delle Autorità competenti. Alpitour raggiungendo i circa 2 miliardi di fatturato nel 2019, crea così le premesse per competere in modo più efficace con i grandi player del mercato turistico europeo”, si legge in una nota.
“Eden Viaggi, brand conosciuto e apprezzato, manterrà il suo posizionamento e la sua specifica identità sul mercato italiano”, si legge ancora nel comunicato. Gran parte del business passerà dalla “fitta collaborazione tra le due divisioni incoming” per sviluppare l’arrivo di turisti stranieri nel nostro Paese.
«Siamo felici di accogliere Filippetti ed Eden Viaggi all’interno della nostra grande famiglia – dichiara Gabriele Burgio, presidente e amministratore delegato di Alpitour – perché conosciamo la storia di questo celebre marchio italiano e il valore del suo management. All’interno del nostro Gruppo metteremo a disposizione risorse e competenze per renderlo sempre più forte e attrattivo sul mercato dei viaggi».
«Sono orgoglioso di aver raggiunto questo accordo con il Gruppo Alpitour – dichiara Nardo Filippetti, presidente e fondatore di Eden Viaggi – perché significa consentire al marchio Eden di proseguire il suo percorso nel solco della grande tradizione dei tour operator italiani. Sento, inoltre, di dare in questo modo il mio personale contributo alla costruzione di un grande Gruppo europeo».
Intanto, anche il riassetto azionario del Gruppo Alpitour – in base a quanto riportato da Il Sole24Ore – vede Barcelò in svantaggio rispetto a Tip di Giovanni Tamburi. L’obiettivo è il subentro sulle quote dei fondi Wise & Hirsch che detengono circa il 32% di Alpitour. A quanto pare proprio Tamburi, che nel 2017 ha investito 120 milioni di euro per il “suo” 32% del Gruppo torinese, vuole raddoppiare la sua presenza.