Valtur, Foschi: «Vogliamo cedere i villaggi al più presto»
Il messaggio è chiaro a tutti – dipendenti, fornitori e possibili acquirenti – La volontà è quella di dismettere al più presto tutti i contratti di gestione con i villaggi. Come si era già capito fin dall’inizio non c’è un piano B per Valtur, nessuna riorganizzazione o tentativo di salvataggio. Il nuovo a.d. Andrea Foschi, esperto di concordati e ristrutturazioni aziendali, annuncia a Il Sole 24 Ore che Investindustrial vuole «dismettere tutti i villaggi Valtur al più presto, per riportarli ai rispettivi proprietari».
L’intento, secondo le parole di Foschi, sarebbe quello di poter permettere alle aziende di proseguire le attività e al personale in loco di trovare una sistemazione entro l’estate. Il migliaio di stagionali presso le strutture, infatti, dovrebbe essere ricollocato nelle nuove gestioni, mentre il nodo critico riguarda i cento dipendenti della sede milanese per i quali sarebbe partita la procedura di licenziamento collettivo.
La società di Andrea Bonomi, infatti, non ravvisa gli elementi necessari per proseguire l’attività e ha deciso di uscire dal business, senza possibilità di mediazioni. È probabile, inoltre, che una volta ottenuto il via libera dal Tribunale di Milano si possa procedere alla cessione del marchio.
Dei 15 villaggi Valtur, al momento, il Tanka Vilage è passato nelle mani di Alpitour, il Garden Toscana è tornato in gestione alla proprietà e sarebbe soggetto a interesse da parte del t.o. pugliese Nicolaus, che ha già ottenuto la commercializzazione del Garden Calabria.