Direttiva pacchetti Ue, rush finale alle Camere
Martedì è il giorno della verità per la direttiva pacchetti Ue che, dopo essere stata esaminata nei giorni scorsi dalla Conferenza Stato-Regioni, passa all’esame e al giudizio non vincolante delle Commissioni Speciali alla Camera e al Senato.
C’è attesa nel settore, soprattutto tra le associazioni di agenzie di viaggi che, in tempo utile, hanno fatto pervenire a tutti i componenti delle Commissioni, una lettera condivisa nella quale vengono evidenziati i punti irrinunciabili del testo approvato di recente dal Consiglio dei ministri e sui quali gli adv, in particolare, prestano la massima attenzione affinché non vi siano sostanziali modifiche.
Innanzitutto, il passaggio che richiama la responsabilità di esecuzione del pacchetto turistico, che deve rimanere in capo all’organizzatore di viaggio (t.o.), poiché – come sostengono le associazioni di categoria – se fosse attribuita anche al venditore o se dovesse subire modifiche fuorvianti, stravolgerebbe il sistema distributivo italiano, mettendo in crisi molti soggetti.
Il secondo passaggio irrinunciabile è il mantenimento del comma che stabilisce l’istituzione dell’Autorità Garante per il controllo delle attività di intermediazione e tour operating con la possibilità di comminare eventuali sanzioni in caso di accertata violazione delle norme Ue.