Tutta l’Europa contro i controllori di volo francesi
La Francia è al centro del fuoco incrociato di compagnie aeree e operatori di tutta Europa. Il motivo? Sempre i soliti noti, ovvero gli irrequieti controllori di volo francesi pronti all’ennesimo sciopero. Da un lato International Airlines Group (Iag), Ryanair, easyJet e Wizz Air hanno presentato una denuncia alla Commissione europea contro la Francia sostenendo come gli scioperi dei controllori del traffico aereo limitino il principio fondamentale della libera circolazione all’interno dell’Unione europea. Dall’altro la protesta si allarga anche a tutta l’industria del turismo europeo, che spalleggia Airlines for Europe nella battaglia per una regolamentazione più stringente.
Infatti Net, il network per il settore private europeo del turismo, alza la voce e chiede maggiore tutela per chi opera nel travel in Europa. Net include tra i suoi membri le associazioni che rappresentano i maggiori player del settore: Clia per le crociere, Ectaa per le agenzie e tour operator, Etoa per i t.o. inbound, Efco&Hpa e Iaaapa per campeggi, parchi divertimenti e villaggi, Eurogites per il turismo rurale e naturale, Hotrec per gli hotel e i ristoranti, e Iru per i bus e taxi operator.
Le compagnie aeree, si legge nel documento Iag-easyJet, Ryanair-Wizz Air, non mettono in discussione il diritto di scioperoma ritengono che la Francia stia violando il diritto comunitario non consentendo voli sopra il Paese durante gli scioperi. Ai passeggeri viene negata la libertà fondamentale di viaggiare tra gli Stati membri non colpiti da scioperi.
LE PREOCCUPAZIONI DELL’INDUSTRIA. Fino ad oggi, nel 2018 gli scioperi dei controllori di volo francesi (Atc) sono aumentati del 300% rispetto al 2017, tanto che secondo un rapporto pubblicato proprio dal governo francese e pubblicato dal Guardian qualche settima fa, le astensioni dal lavoro Atc causano ogni anno un terzo dei ritardi di tutta l’Ue, con una perdita di circa 300 milioni di euro per le compagnie aeree.
Nella prima metà del 2018, inoltre, i viaggiatori europei hanno dovuto subire 29 giorni di sciopero dei controllori di volo, di questi ben 22 sono avvenuti solo in Francia. «Siamo molto preoccupati riguardo al crescente numero di scioperi Atc che stanno causando numerosi disagi ai viaggiatori. Nel bel mezzo dell’alta stagione turistica queste sollevazioni metteranno a rischio le vacanze di turisti e famiglie», ha sottolineato Pawel Niewiadomski, president di Ectaa.
Susanne Kraus-Winkler, presidente di Hotrec aggiunge: «I disagi causati dagli scioperi avranno ripercussioni a cascata su tutta la catena del turismo. I ritardi aerei causeranno la perdita di alcune prenotazioni di camere, connessioni perse per gli imbarchi alle crociere. Ci dispiace se a pagare il prezzo di questi scioperi siano i nostri clienti».
Le soluzioni proposte da A4E e sostenute da Net includono una notifica obbligatoria di 72 ore di anticipo per i lavoratori che vogliano scioperare, la garanzia di poter volare nello spazio aereo dei Paesi dove avviene lo sciopero e un potenziamento della continuità dei servizi per i passeggeri, oltre a investimenti in tecnologia nei processi e nelle risorse umane per affrontare la crescita del traffico aereo nella Ue. I viaggiatori possono sottoscrivere la petizione di Airlines for Europe all’indirizzo www.keepeuropesskiesopen.com. la petizione sarà presentata a Bruxelles entro la fine del 2018.
LE RESPONSABILITÀ DELLA FRANCIA. «Il nostro Paese è responsabile del 33% dei ritardi dovuti al traffico aereo», aveva detto a suo tempo il senatore Vincent Capo-Canella, facendo riferimento al fatto che le interruzioni del lavoro dovute ad apparecchiature obsolete sono la causa primaria del caos nei cieli d’Europa. «Siamo molto indietro rispetto ai nostri vicini, i nostri strumenti sono antiquati».
Commentando la nuova denuncia, l’ad di Iag Willie Walsh ha detto: «Il diritto di sciopero deve essere equilibrato con la libertà di circolazione. Non sono solo i clienti che volano da e per la Francia ad essere colpiti durante gli scioperi dell’Atc francese. I passeggeri che sorvolano la Francia, in particolare il grande spazio aereo che copre Marsiglia e il Mediterraneo, sono soggetti a ritardi e interruzioni di massa. Ciò riguarda tutte le compagnie aeree, ma ha anche un impatto negativo significativo sul turismo e l’economia spagnola».
Nella denuncia si afferma anche che esiste un precedente giuridico in questo caso. Nel 1997, gli spagnoli presentarono denuncia alla Commissione europea dopo aver sofferto per molti anni quando gli agricoltori francesi impedirono le esportazioni di frutta e vegetali verso l’Ue. La Corte di Giustizia Europea condannò la Francia in quanto le autorità francesi non diedero seguito alle azioni degli agricoltori e non garantirono la libera circolazione delle merci.
LINEE AEREE IN PRIMA FILA. «In caso di sciopero del controllo del traffico aereo in Grecia e in Italia, i voli su questi Paesi proseguono normalmente. Perché la Francia non fa lo stesso? I fornitori di servizi Atc (soprattutto in Germania e nel Regno Unito) si nascondono dietro condizioni meteorologiche avverse ed eufemismi come “restrizioni di capacità”, quando in realtà non dispongono di personale Atc sufficiente per far fronte al numero di voli previsti», ha invece detto Michael O’Leary, amministratore delegato di Ryanair.
Secondo Eurocontrol, a giugno di quest’anno più di 16mila voli sono stati ritardati a causa di scioperi dei controllori di volo interessando più di 2 milioni di passeggeri. L’estate scorsa, la Commissione europea ha dichiarato che dal 2005 in Europa sono stati effettuati circa 357 scioperi Atc, che equivalgono a circa un mese all’anno di blocco nei cieli europei.