Da Marriott a Trump Hotels:
le migliori catene alberghiere

08 Agosto 07:00 2018 Stampa questo articolo

Un milione e 19mila camere e 6.333 strutture. Sono questi i numeri da record di Marriott International, che resta saldamente alla guida della classifica mondiale della catene di hotel, grazie soprattutto alla recente acquisizione di Starwood, precedendo la statunitense Hilton e l’Inglese Ihg. Buoni i movimenti delle spagnole, mentre alcune nuove realtà si fanno avanti: da Minor a B&B Hotels.

Il rating, stilato dalla rivista americana Hotels, elenca le 300 migliori catene mondiali dell’ospitalità e si riferisce al 2017. Se Marriott consolida il primato rispetto allo scorso anno, Hilton e InterContinental Hotels Group seguono a ruota con la prima che conta 856.115 camere e 5.284 hotel, la seconda invece è a quota 798.075 camere e 5.348 hotel.

LA TOP TEN GLOBALE. Nel complesso, però, le prime dieci posizioni restano invariate. Al quarto posto, infatti, è stabile la presenza di Wyndham Hotel Group con 8463 hotel e 753.161 camere in seguito all’acquisizione di La Quinta, seguita dalla cinese Shanghai Jin Jiang International Hotel Group. Al sesto posto AccorHotels cresce grazie al lancio del nuovo brand Joe&Jo e alle quote di partecipazione nelle catene 25hours e Banyan Tree raggiungendo le 616.181 camere per un totale di 4283 hotel.

Chiudono le prime dieci posizioni Choice Hotels International (Usa) con 521.335 stanze e 6.815, i Gruppi cinesi BTG Homeinns Hotels (384.743 camere per 3.712) e China Lodging Group (379.675 stanze in 3.746 strutture) e la statunitense Best Western con 290.787 camere per 3.595 hotel.

ITALIA AI MARGINI. Nessuna traccia di compagnie italiane nelle prime 200 posizioni, ma il nostro Paese è rappresentato da due Gruppi. Una Hotels di Unipol (con denominazione Atahotels Spa) appare nella classifica in posizione numero 254 con 4.750 camere per 43 hotel, mentre in fondo alla classifica al 295° posto c’è Starhotels con 4.092 camere per 29 strutture ricettive.

LO SCACCHIERE SPAGNOLO. I cugini spagnoli, invece, facenti parte del ristretto gruppo di leader mondiali dell’ospitalità, piazzano quattro catene nelle prime 50 posizioni. Meliá chiuse lo scorso anno con un totale di 96.956 camere e 382 hotel piazzandosi al 18° posto. Nh Hotels, al 27° posto della classifica, conta 58.926 camere e 380 hotel. Due poiszioni sotto si piazza Barceló con 53.668 stanze e 244 hotel. Riu Hotels e Iberostar, infine, si trovano rispettivamente al 35° e 44° posto.

C’È ANCHE DONALD TRUMP. Tra i big dell’hôtellerie, infine, appare Club Med con 46.708 camere per 69 resort (34° in classifica), mentre la thailandese Minor – che vuole comprare Nh Hotels arriva 68esima con più di 20mila camere. Al 70° posto la francese B&B Hotels con 31mila camere ha già annunciato numerose aperture in Europa e in Italia. Al 280° posto, infine, ecco i  Trump Hotels di proprietà dell’attuale presidente Usa. Fondata a New York, la catena di Trump conta 11 hotel per un totale di 4,325 stanze.

L'Autore

Gabriele Simmini
Gabriele Simmini

Giornalista. Specializzato in trasporto aereo e ferroviario, economia, agenzie di viaggi, tecnologia ed estero. Segue convention e fiere internazionali.

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