L’affare sì-lo-voglio: ora l’Italia fa sistema
Con 8mila eventi e un fatturato che sfiora i 450 milioni di euro l’anno, il fenomeno del wedding tourism in Italia ha conquistato un posto di rilievo anche nel segmento del turismo organizzato. Secondo gli ultimi dati del Centro Studi Turistici di Firenze, infatti, nel 2016 i matrimoni delle coppie di stranieri che hanno scelto come scenario una località italiana hanno generato circa 408mila arrivi e oltre 1,3 milioni di presenze.
Il mercato del wedding tourism coinvolge circa 52mila operatori del settore a cominciare dai wedding planner (3.200 circa), alcuni con sede all’estero, e 7.350 fotografi. Sempre nell’anno 2016 – ultimo periodo censito – la regione più richiesta per le cerimonie è stata la Toscana, seguita da Lombardia, Campania, Veneto e Lazio. Ben precisi anche i dati di riferimento del wedding in Italia: la media degli invitati è di 50 persone, con una spesa media a matrimonio di 54mila euro. Riguardo ai bacini esteri di maggior rilievo, primeggia il Regno Unito (27,6%, per 132,5 milioni di euro stimati), seguito da Usa (21,2%, per 76,8 milioni), Australia (8,9%, per 36,2 milioni euro) e Germania (5,3%, per 21,4 milioni euro). La classifica vede percentuali di rilievo anche per Canada (4,5%), Irlanda (4,1%) e Russia (3,9%).
Sempre secondo i dati del Cst, inoltre, sono più di 8.300 le location per le cerimonie: principalmente luxury hotel (32,4%), ville (28,2%), ristoranti (10,1%) e castelli (8,5%). Negli ultimi due anni, infine, cresce anche la richiesta da alcuni bacini extra-Ue come India ed Emirati Arabi. Parte da questi risultati la nuova edizione del Buy Wedding Italy, che si svolgerà a Bologna dal 13 al 14 novembre 2018, con l’obiettivo di trasformare una tendenza in un business consolidato a 360 gradi. Quest’anno, inoltre, l’evento ha modificato la sua formula per venire incontro alle esigenze dei professionisti.
«È una manifestazione professionale che deve tenersi in giorni feriali e in un periodo di basso carico di lavoro: da qui la scelta del mese di novembre. Per questa edizione – prosegue l’organizzatore Valerio Schönfeld, titolare della società bussolaeventi – editeremo un magazine glamour e tecnico al tempo stesso, distribuito nelle più importanti conferenze e fiere del turismo e del wedding nel mondo, e organizzeremo un workshop completamente rinnovato, che farà incontrare in una sola giornata i seller con i migliori wedding planner e t.o.».
Al Salone saranno presenti circa 30 delegazioni di operatori buyer selezionati e provenienti da Usa, Canada, India, Cina, Brasile, Russia, Irlanda, Inghilterra, Germania e Paesi Scandinavi. «Il destination wedding è un fenomeno in costante crescita – aggiunge Bianca Trusiani, presidente del comitato tecnico Bwi – tanto da essere diventato una vera e propria moda. Con i giusti elementi e una preparazione adeguata, sia il singolo imprenditore sia il territorio ne possono trarre vantaggio. Con azioni mirate e un prodotto ben composto sarà possibile entrare nella filiera lunga del turismo e far arrivare flussi turistici dedicati non solo al destination wedding ma anche al romantic tour».