Fiscalis, intesa Ue sul regime speciale Iva per le imprese di viaggi

Si è svolto a Berlino, a fine ottobre, il workshop Fiscalis, organizzato dalla Commissione europea sulla “valutazione del regime speciale Iva per le imprese di viaggi (disciplinato in Italia dall’articolo 74ter del Dpr n°633/72) e sulle opzioni di riforma”. Il confronto si è concluso con un accordo di massima tra gli Stati membri che hanno invitato la Commissione Ue a presentare alcune proposte basate sui punti di vista espressi durante i lavori.

Eccoli in sintesi:
1)    calcolo dell’Iva scorporata dal margine: dovrebbe essere chiarito che la liquidazione avviene con riferimento alle operazioni registrate in un determinato periodo d’imposta e non per ciascuna transazione, come affermato in alcune Sentenze della Corte di Giustizia Europea (Cause: C-189/11 e C-380/16);
2)    per le operazioni B2B, gli Stati membri concordano in linea di principio sulla necessità di una clausola di esclusione (opt-out) dal regime speciale Iva (74-ter);
3)    si è stabilito che è necessario fare chiarezza sul campo di applicazione del regime speciale Iva (definizione di “viaggio e servizi turistici”), preferibilmente verso un ampio campo di applicazione. Le opinioni erano però diverse su cosa dovrebbe essere incluso;
4)    gli Stati membri si sono trovati d’accordo con le conclusioni dello studio di Kpmg, secondo cui dovrebbe esserci parità di trattamento fiscale tra imprese di viaggi Ue ed extra Ue.

Alla luce di tali sviluppi, l’Ectaa – l’organizzazione europea delle associazioni degli agenti di viaggi e dei tour operator dove Confturismo-Confcommercio rappresenta l’Italia – definirà una posizione comune su tutto il regime speciale Iva, e in particolare sul funzionamento del meccanismo di opt-out per le transazioni B2B.
Fto esprime grande apprezzamento per il lavoro svolto e rinnova la disponibilità a collaborare.