Roma, Etoa chiede la revisione del Piano bus
Turismo organizzato sul piede di guerra dopo la decisione del Consiglio di Stato – del 14 dicembre scorso – di non sospendere il nuovo piano per i bus turistici del Comune di Roma, che verrà implementato a partire dal 1° gennaio 2019, poiché la Corte non ha rinvenuto sufficienti ragioni per annullare la sentenza di prima istanza che aveva deciso a favore del Comune. I bus, quindi, dovranno rimanere fuori dal centro storico.
Secondo Etoa, “le conseguenze pratiche per l’economia turistica sono già drammatiche. Invece di concentrarsi sul miglioramento dei servizi, gli operatori hanno dovuto cercare alloggi alternativi fuori dalla zona centrale: e i fornitori di servizi di trasporto con pullman hanno visto in un colpo solo il loro business gravemente compromesso. Il rischio di ulteriori costose battaglie legali, e di danni alla reputazione, è molto alto”. L’associazione, rispetto anche alla rapidità della messa in atto del provvedimento, aggiunge che “le amministrazioni hanno il dovere di fornire sufficienti informazioni per permettere alle aziende di rispettare i regolamenti, e un panorama normativo che permetta loro di effettuare investimenti e servire i propri clienti con un minimo di certezze”.
Se l’intenzione del Comune era di ridurre l’inquinamento e il traffico e proteggere il patrimonio urbano, Etoa rimane dell’avviso che limitare gli accessi a bus turistici a basse emissioni non migliorerà né l’uno né l’altra. L’associazione chiede “che il piano operativo venga rivisto con urgenza; che venga istituito un periodo di grazia dato che sarà inizialmente inevitabile non contravvenire involontariamente, data l’implementazione confusa e all’ultimo minuto del piano; e che venga monitorato l’effettivo impatto su traffico, economia e qualità dell’aria che il piano dovrebbe teoricamente avere”. Etoa, dopo la decisione del Consiglio di Stato, ribadisce l’urgenza della necessità di gestire la mobilità urbana nel contesto di un piano strategico robusto e dotato di risorse necessarie.
“Nessuno contesta che sia desiderabile migliorare la vivibilità delle città europee attraverso migliori infrastrutture, trasporti a basse emissioni, ed altre innovazioni che promuovano un accesso intelligente e sostenibile – continua la nota –Per trasformarsi in realtà, questa visione richiede investimenti consistenti, nonché la capacità di creare e implementare un piano che sia sufficientemente avulso da calcoli politici a breve termine”.
«Le città saranno diverse tra 10-20 anni – ha detto Tim Fairhurst, segretario generale di Etoa – E saranno diversi anche il turismo e la natura del lavoro. Questa è la loro caratteristica chiave. La sfida è quella di gestire il cambiamento in modo da proteggere l’occupazione e un’economia produttiva». Le amministrazioni cittadine in tutta Europa hanno un’influenza sempre maggiore sull’economia. Di pari passo, aumenta la responsabilità di pianificare correttamente per il lungo periodo. “Decisioni come quella presa a Roma, che creano serie difficoltà a un settore economico fondamentale a causa della mancanza di adeguato preavviso, di consultazioni insufficienti e di estreme difficoltà operative, mostrano la distanza tra le necessità della società e le capacità dell’attuale amministrazione – aggiunge l’associazione – È necessario un approccio più creativo e collaborativo per far evolvere un percorso più pratico verso il futuro. Etoa è disponibile e capace di giocare un ruolo costruttivo nel supportare il lavoro fatto dalle destinazioni in questo ambito”.