E-fattura, tempi e modalità delle sanzioni
Si è parlato molto in questi mesi della non applicazione delle sanzioni per il primo periodo di utilizzo della fattura elettronica, ed è arrivato il momento di quantificare le eventuali misure che potrebbero essere applicate.
La sanzione prevista in via generale per la fattura omessa è amministrativa ed è compresa tra il 90 e il 180% dell’imposta relativa all’imponibile della fattura non emessa o non correttamente registrata nel corso dell’esercizio. Se l’errore non incide sulla liquidazione del tributo (ad esempio è una operazione non imponibile o esente), la sanzione è ridotta: fra 250 e 2mila euro.
Il decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2019, considerando la portata del nuovo adempimento e su solllecitazione degli ordini professionali, ha previsto dei periodi di non applicazione delle sanzioni o con una riduzione importante. Difatti si prevede che fino al 30 settembre per i contribuenti mensili e fino al 30 giugno per quelli trimestrali non vengano applicate al contribuente le sanzioni se la fattura elettronica viene emessa o trasmessa tardivamente ma non oltre il termine previsto per la liquidazione dell’imposta di periodo (esempio: contribuenti mensili 16 febbraio per le operazioni di gennaio; contribuenti trimestrali 16 maggio per le operazioni relative a gennaio, febbraio e marzo).
Mentre le sanzioni saranno applicate, seppure in misura ridotta al 20%, quando la fattura, emessa e/o trasmessa tardivamente, partecipa alla liquidazione periodica del mese o trimestre successivo a quello di competenza (esempio: fattura di gennaio emessa o trasmessa dopo la data del 16-2-19).
Infine, particolare attenzione va posta sulle fatture regolarmente emesse e trasmesse ma scartate dal sistema e non regolarizzare entro i 5 giorni previsti. In questo caso se la regolarizzazione avviene dopo il termine naturale per la liquidazione Iva del mese di riferimento le sanzioni si applicano. Infatti, si ricorda che per espressa previsione normativa se la fattura viene emessa, tra soggetti residenti o stabiliti nel territorio dello Stato, con delle modalità diverse da quelle previste e quindi non utilizzando il formato Xml e trasmessa attraverso lo SdI, la fattura risulta non emessa.