Le richieste di Federterme al governo
Anche Federterme ha partecipato all’audizione sul ddl delega al governo in materia di turismo, indicando il contributo del turismo sanitario alla crescita dell’offerta turistica italiana.
L’associazione che fa capo a Confindustria ha sollecitato interventi su una serie di temi: dai trasporti dedicati alle categorie più fragili, soprattutto in termini di accessibilità, all’abbattimento delle barriere linguistiche, dalle evoluzioni digitali del comparto con il cosiddetto e-health, a un’offerta sanitaria integrata tra le diverse strutture sulle quali si articola il percorso di cura/riabilitazione e le relative destinazioni.
«Con il turismo sanitario si possono accrescere i flussi in bassa stagione, favorendo la destagionalizzazione», ricorda il presidente di Federturismo, Costanzo Jannotti Pecci. «In più – aggiunge – la filiera della salute è un settore che attiva la white economy, ovvero la produzione di beni e servizi di comparti diversi».
Su tutto, la richiesta anche da parte di Jannotti Pecci «che le forze parlamentari di tutti gli schieramenti sappiano dare priorità all’industria del turismo».
«A distanza di quasi 20 anni dall’ultimo intervento organico in materia di turismo è da accogliere positivamente l’iniziativa di governo e Parlamento – conclude il presidente di Federterme – ma è anche necessario adottare misure per il termalismo terapeutico, per il benessere e il turismo sanitario, appropriate ai mutamenti sostanziali del mercato turistico».