Ipw, tutte le mosse degli Usa dei record: da Spotify alle United Stories
Cinque giorni di lavori che hanno visto la presenza ad Anaheim di oltre 6.000 professionisti del turismo provenienti da 70 Paesi, 500 giornalisti internazionali e migliaia di organizzazioni turistiche da ogni angolo degli Stati Uniti, in rappresentanza di tutte le categorie dell’industria del settore. Sono i numeri della 51ª edizione dell’Ipw, la più importante fiera di settore negli States.
Numeri pronti a essere replicati e aumentati nel 2020 – quando la fiera itinerante sarà ospitata dalla città di Las Vegas – che nel frattempo hanno dato luogo a 440 appuntamenti prefissati tra fornitori e buyer, quasi 200 incontri con nuovi partner potenziali, oltre 40 interviste con giornalisti specializzati, più di 40mila presenze sui social media. Nel complesso, la cinque giorni nordamericana, secondo le stime degli esperti, dovrebbero generare circa 5,5 miliardi di dollari in viaggi internazionali nei prossimi tre anni.
Un successo sottolineato con soddisfazione da Christopher L. Thompson, presidente e ceo di Brand Usa, l’organizzazione che promuove la destinazione Stati Uniti nel mondo, e da Roger J. Dow, president e ceo della U.S. Travel Association, sponsor principale della manifestazione.
Sul fronte delle strategie, particolarmente importanti le iniziative promozionali in mercati come l’India e la Cina. «Il turismo va tenuto fuori dalle guerre commerciali», hanno dichiarato sia Thompson che Dow, sottolineando di averlo fatto presente anche al governo Usa. A questo proposito è stato ricordato il 13° U.S. – China Tourism Leadership Summit, in programma a settembre a Seattle, mentre è al suo debutto la Brand USA Travel Week prevista a Londra dal 9 al 13 settembre. Un’iniziativa che gli organizzatori puntano a estendere all’Europa e all’India a partire dal 2020.
Oltre a ricordare i risultati ottenuti da Brand Usa negli ultimi sei anni – un incremento sia di visitatori internazionali (quasi 7 milioni) sia di spesa (pari a 21,8 miliardi di dollari) con la creazione di quasi 52mila posti di lavoro all’anno; tasse federali, statali e locali per 6,2 miliardi di dollari e un impatto complessivo sull’economia americana di 47,7 miliardi di dollari – Thompson ha delineato anche le nuove iniziative in programma.
Tra queste ci sono due campagne: United Stories, che in giro per tutto il Paese cattura storie straordinarie raccontate da voci locali, e Hear the Music-Experience the Usa, con cinque artisti di cinque città che rappresentano cinque generi musicali e interpretano l’iconica canzone “Do You Want to Dance”.
In partnership con Spotify, inoltre, verrà creata una playlist specifica per 20 destinazioni negli Stati Uniti; mentre il canale Tv GoUSA (ora visibile su Apple TV, Roku e Amazon Fire) presenterà contenuti su diverse destinazioni americane disponibili anche on demand. È stato annunciato anche il terzo film “Into America’s Wild” (titolo non definitivo, in ballo anche “Exploring Wild America” e “America’s Natural Wonders”, con i partecipanti all’Ipw che hanno potuto votare il titolo preferito), che verrà presentato a Washington il prossimo febbraio.