L’Antitrust multa Costa Crociere, la risposta della compagnia
Una situazione in rapida evoluzione, in cui la compagnia ha cercato di garantire comunque tutte le condizioni di sicurezza dei passeggeri. E in ogni caso si valuta la possibilità di un ricorso o di azioni legali pertinenti. È questa, in sintesi, la risposta di Costa Crociere alla multa da 2 milioni di euro che l’Antitrust ha comminato nei confronti della compagnia. Secondo una nota dell’Agcm, infatti, la sanzione è attribuita per un comportamento di “pratica commerciale scorretta” che vìola il codice del consumo.
Nel 2017, secondo l’Antitrust, Costa “in occasione della vendita e organizzazione di due crociere denominate rispettivamente neoRiviera e Paradisi sul mare non avrebbe “fornito ai consumatori una informazione corretta e tempestiva circa lo stato di emergenza sanitaria in Madagascar (epidemia di peste, ndr), frapponendo inoltre ostacoli all’esercizio dei diritti dei consumatori connessi alle variazioni del programma di viaggio”.
“In merito alla sentenza dell’Agcm, Costa Crociere dichiara che la situazione a cui tale procedimento fa riferimento era da considerarsi in rapida evoluzione, in quanto lo scenario non consentiva di avere un quadro completo e certo dei reali rischi per i nostri ospiti – sottolinea la nota della compagnia italiana – La decisione circa i tempi di informazione ai passeggeri è stata presa cercando di preservare l’esperienza di viaggio, valutando le condizioni di sicurezza della destinazione e sulla base delle informazioni fornite dalle autorità locali e internazionali”.
Venuta a conoscenza dell’emergenza sanitaria in atto nell’agosto del 2017, infatti, Costa Crociere aveva rapidamente modificato gli itinerari di viaggio delle partenze previste da ottobre a dicembre dello stesso anno. Secondo l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, però, la compagnia non avrebbe dato “tempestiva e congrua comunicazione ai consumatori”. La compagnia, però, non ci sta è conclude la sua nota sottolineando come stia “valutando insieme ai propri legali i prossimi passi”.