Focus cinese per la nuova Thomas Cook targata Fosun
La nuova Thomas Cook targata Fosun? Il core business sarà sul mercato domestico cinese, come ha sottolineato venerdì una nota della holding di Shanghai. “Vogliamo far diventare Thomas Cook China (la joint venture lanciata nell’autunno 2016 dai due Gruppi) un player importante del mercato cinese”, è stato sottolineato venerdì in una nota ufficiale dopo la notizia che Fosun è pronta a mettere sul piatto poco più di 750 milioni di sterline per arrivare entro la fine dell’anno a una quota vicina al 100% della holding inglese. Thomas Cook, oltre al tour operator fondato nel lontano 1841, comprende anche due compagnie aeree (Condor Airlines e Thomas Cook Airlines) e l’operatore tedesco Neckermann.
Del resto, a confermare quale sarà la strategia che verrà seguita nei prossimi anni, era intervenuto qualche mese fa anche Alessandro Dassi, ceo di Thomas Cook China. «Il nostro target sono le famiglie cinesi, anche quelle che prenotano online», aveva dichiarato al portale China Travel News, sottolineando come il portfolio di cinque strutture esistenti targate Thomas Cook China, sarà destinato ad allargarsi nei prossimi anni.
Ma non è finita, perchè i piani di sviluppo della futura superpotenza dei viaggi comprendono anche l’Europa. Parlando qualche mese fa con Bloomberg, il ceo di Thomas Cook Group Peter Fankhauser aveva annunciato che Fosun sarebbe disposto ad acquisire una cinquantina di proprietà nel vecchio continente, ideale per quel segmento high spending dei viaggiatori cinesi che cercano esperienze uniche lontano da casa.