Newco Alitalia, proroga al 15 ottobre.
E il Mise riprende le trattative
Sarà con ogni probabilità il 15 ottobre la data della nuova proroga (e siamo alla sesta) entro cui il consorzio dovrà presentare i dettagli del piano di salvataggio per Alitalia. Secondo quanto si apprende da fonti del Mise, riportate dall’Adnkronos, la proposta della nuova deadline sarebbe stata accettata dai commissari, mentre la risposta ufficiale del neo ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli – che nei giorni scorsi aveva detto di voler provare a «mantenere i tempi» – arriverà domani.
Intanto, per mercoledì prossimo 18 settembre alle ore 10, presso il ministero dello Sviluppo Economico, Patuanelli ha convocato tutti gli attori interessati – sindacati, associazioni professionali, commissari straordinari e anche i ministeri delle Infrastrutture e trasporti e del Lavoro, la Regione Lazio – per discutere del futuro della compagnia.
Proprio negli ultimi giorni, il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, aveva fugato i timori che erano circolati circa un disimpegno del Mef nell’operazione. «Dobbiamo superare l’ottica del salvataggio. Il mio ministero parteciperà a livello di capitale al rilancio previsto dal piano attualmente allo studio della compagnia, che dovrà però essere un modello industriale sostenibile per un Paese che vive anche di esportazioni e di turismo», ha detto Gualtieri.
Sul tavolo rimangono i rapporti tra i futuri soci privati della newco: Fs, Atlantia, Delta da un lato; commissari e Mise dall’altro. Entro metà ottobre però, dovranno essere presentate le offerte vincolanti e saranno definiti piano e governance per far decollare la nuova Alitalia.
I rumors delle ultime ore parlano di un avvicinamento tra le parti, sia sulla questione legata a Blue Skies (la joint venture composta da Delta Air Lines, Air France-Klm e Virgin Atlantic in cui il vettore italiano avrebbe il ruolo di associated partner e non di partner di primo livello), sia sul fronte delle quote azionarie.
Come si sa, i soci più importanti dovrebbero essere Fs e Atlantia, con il 37,5% ciascuno, insieme a Mef al 15% grazie alla conversione degli interessi (circa 145 milioni) sul prestito ponte di 900 milioni e Delta con il 10%.