Italia rieletta nel consiglio Icao: a novembre la scelta del presidente
Buoni riscontri per l’Italia dell’aviazione dalla 40ª assemblea generale dell’Icao (International Civil Aviation Organization), l’organismo dell’Onu che riunisce le autorità per l’aviazione civile di 193 Stati svoltosi a Montréal. Durante l’assemblea, infatti, si è svolta l’elezione del consiglio composto da 36 membri suddivisi in tre fasce che, per categoria di rilevanza, rappresentano i Paesi con una significativa storia industriale aeronautica e un’incisiva politica del trasporto aereo, al quale assegnare la missione di governo per il successivo triennio.
L’Italia è stata la prima classificata con 160 voti su 168 votanti, pari merito con la Cina, e prima tra le nazioni europee. La conferma nella prima fascia, riveste una rilevanza maggiore dato che i 36 stati che faranno parte del Consiglio, dovranno designare, nel prossimo mese di novembre, il presidente Icao per il triennio 2020-22. Per la posizione di presidente Icao, l’European Civil Aviation Conference, organizzazione pan-europea composta da 44 Stati membri, ha selezionato l’italiano Salvatore Sciacchitano come candidato unico europeo.
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, ha commentato con soddisfazione il risultato: «L’Italia continua a svolgere un ruolo determinante nell’aviazione civile internazionale. Essere stati riconfermati nella prima fascia, e soprattutto esserci classificati primi, ci inorgoglisce e ci spinge a dare maggiore impulso al settore».
Le fa eco il presidente Enac, Nicola Zaccheo: «La riconferma del nostro Paese in prima fascia consolida la posizione strategica nel settore dell’aviazione civile internazionale. L’Italia è membro del Consiglio dell’Icao dal 1951 e dal 1962 è in prima fascia. Da allora partecipa al raggiungimento degli obiettivi strategici comuni che puntano in particolare all’innovazione e al progresso del mondo aeronautico. Ora l’impegno comune è quello di appoggiare la candidatura del nostro Ing. Sciacchitano quale presidente dell’Icao auspicando possa portare al risultato sperato nelle elezioni del prossimo novembre. Sarebbe motivo di forte orgoglio non solo per l’Italia, ma per l’intera Europa dato che nel corso dei 75 anni di vita dell’Icao questo ruolo non è mai stato coperto da un europeo».