Outlet village, cinesi in testa ma il big spender è americano

01 Ottobre 07:00 2019 Stampa questo articolo

Gli outlet village attraggono sia i mercati top che gli emergenti. Secondo Planet, società attiva nel tax free, i cinesi rimangono primi con share del 24% nei primi sei mesi dell’anno e scontrino medio di 589 euro. La Corea del Sud con il 21% di share (+30% di vendite sulla prima metà 2018) e scontrino di 676 euro scalza dal secondo posto i russi, stabili al 10%. Seguono gli Usa (5%) sempre più attratti dai mall di lusso, dove hanno registrato lo scontrino medio più alto, 747 euro e vendite al +33%.

La componente long haul è tra le principali in Italia anche nei grandi outlet village. Cosa possiamo aspettarci in futuro? «Difficile definire i trend – sottolinea Antonella Bertossi, partner relationships & marketing manager Global Blue Italia – Ci sono i diversi periodi di festa come la Golden Week cinese, il post Ramadan per gli arabi, lo Spring Break per gli americani, ma vanno considerati elementi quali la stabilità politico-sociale e i rapporti di cambio». Senza dimenticare la capacità di competere con i nostri vicini di casa europei, «anche con strumenti come le soglie minime di rimborso dell’Iva che a oggi, in Italia, sono le più elevate».

Secondo Planet ci si attende ancora una crescita degli americani, anche grazie al rafforzamento del dollaro, e dei cinesi, con gli accordi come la Chinese Belt & Road Initiative. «In grande sviluppo le nazioni Apac, l’Italia gode del favore dei turisti da Sud Corea e Taiwan», spiega Sara Bernabè, general manager Planet in Italia. Sorvegliata speciale è la Brexit, che potrebbe aprire «la strada agli inglesi per lo shopping tax free, ma dall’altra parte potrebbe cannibalizzare le spese esentasse in Italia, per un eventuale deprezzamento della sterlina».

Sul fronte outlet village, partnership con territorio e trade sono tra gli asset messi in campo, come nel caso dei cinque village di Land of Fashion (Franciacorta, Valdichiana, Mantova, Palmanova e Puglia): «La stagione in corso ha premiato con un notevole aumento di presenze da t.o. e adv la politica di collaborazione con il trade portata avanti da due anni da Hubsolute», spiega il chief business development officer, Mauro Acquati.

E si preannunciano programmi di incentivazione per il segmento Gruppi, in ascesa, e Individuali.«Continueremo in questa direzione, a partire dalle programmazioni per la stagione invernale e la prossima estiva, fino a offerte ad hoc dedicate a eventi culturali e leisure proposti dai village nel corso dell’anno». Il focus sarà su Germania, Austria e Svizzera, Russia e Paesi ex Csi ed Israele. «Parallelamente – conclude – svilupperemo azioni mirate a mercati potenzialmente interessanti come Nord ed Est Europa, Cina e India».

Il Gruppo, infine, punta anche su workshop e networking per valorizzare le sale meeting. L’esperienza di shopping è combinata con la scoperta del territorio, l’enogastronomia e le città anche nei cinque centri italiani di McArthur Glen (Serravalle, Noventa di Piave, Barberino del Mugello, Castel Romano e Caserta), che punta anche a un’offerta su misura in servizi come l’hands-free shopping o la Vip lounge. «La nostra attività – spiega l’head of international development Giulio Leporatti – è organizzata in modo tale da garantire una copertura diretta su Cina, Corea e tutto il Sud-est asiatico, dove Paesi come Malesia e Indonesia stanno crescendo a doppia cifra, e sulla Russia. Oltre ai presidi su queste nazioni, abbiamo pianificato attività per i potenziali nuovi mercati in crescita».

L'Autore

Mariangela Traficante
Mariangela Traficante

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