easyJet Holidays adesso è realtà
Piede sull’acceleratore per easyJet Holidays che, complice anche il fallimento di Thomas Cook, anziché aspettare il 2020 ha già lanciato la sua nuova piattaforma tutta incentrata sul suo nuovo ruolo da tour operating. E presto, secondo i vertici del vettore, arriverà anche la sua versione B2B.
L’esordio è programmato per ora esclusivamente nel Regno Unito, e si tratta di un nuovo strumento fortemente voluto dal ceo della compagnia britannica, Johan Lundgren, che include la possibilità di comporre pacchetti flessibili con volo e hotel. Qui, giocheranno un ruolo fondamentale sia le rotte easyJet – qualcosa come oltre 600 al giorno – sia la contrattazione con le strutture alberghiere: sono previsti almeno 5mila hotel in 100 destinazioni differenti, di cui circa 500 offerti con contratto diretto e i restanti 4.500 tramite le bedbank.
Nella nota di easyJet, che tra l’altro possiede anche i suoi easyHotel, viene segnalato come la piattaforma “vuole contribuire a ridurre la tempistica media (secondo un’indagine sarebbe di circa sette ore) che vede il viaggiatore alle prese con il confezionamento del proprio viaggio.
A capo di questa nuova divisione di tour operating c’è Garry Wilson, già managing director di Tui, e l’obiettivo prefissato è quello di raggiungere (e magari anche superare) il milione di clienti nel suo primo anno di attività.
Si partirà, quindi, con il mercato Uk, quello di riferimento per la compagnia aerea e che attualmente conta le più elevate potenzialità anche grazie all’uscita di scena di Thomas Cook, che ha lasciato spazio a maggiori opportunità per i diversi player attivi nel Regno Unito (ma non solo).
In attesa di vedere il progetto sbarcare anche in Italia, Wilson ha dichiarato: «Sappiamo che il settore viaggi è in continua evoluzione, tra tecnologia e flessibilità. Vogliamo soddisfare sempre di più queste nuove esigenze e sfrutteremo la forza del brand».