Giappone avanti tutta in adv (nonostante la Cina)
Avanti tutta, nonostante tutto. La meta che ha dato tante soddisfazioni nella passata stagione e che si vende tutto l’anno sembra reggere bene la psicosi da Coronavirus 2019-nCoV. I viaggiatori, quelli da fly&drive (che coprono una buona fetta) sono disposti a partire, continuano a prenotare e, nel caso di dubbi, riflettono bene visto che la penale – Cina esclusa – è applicata integralmente su tutti i Paesi dell’Estremo Oriente.
E poi c’è quell’aspetto, importante, del rapporto diretto con l’agente di fiducia che deve essere in grado di rassicurare e informare. Forse il Giappone soffre meno perché raccoglie un viaggiatore più evoluto, che se la cava da sé. Abbiamo chiesto ad alcuni agenti di viaggi come sta andando e cosa si aspettano per il futuro. Ecco cosa ci hanno raccontato.
«La tendenza sul Giappone è molto positiva, è una meta sempre in crescita, specie in abbinamento con l’estensione balneare nelle varie fasce di prezzo: Thailandia, Malesia, Maldive e infine tutto il Pacifico, Fiji e Polinesia» dice Vincenzo Lombardo, titolare di Paesi del Mondo di Roma. Un lato sfavorevole è l’aumento dei prezzi dovuto alle Olimpiadi ma le prenotazioni stanno arrivando avendo molte conferme con i Free Plan.
L’evoluzione della meta, forse perché aumenta la base dei viaggiatori interessati, porta una novità: «Abbiamo sempre più richieste per “ibridi” tra tour e Free Plan, con volo e soggiorno cui si aggiungono servizi come l’assistente in italiano in aeroporto che aiuta a organizzare spostamenti e cambio valuta o il tour guidato nella prima città». «Le richieste per il Giappone riguardano per il 70% i fly&drive e per il 30% i tour con guida in italiano. Quanto alla tipologia passeggeri siamo al 55% in luna di miele, al 40% individuali e al 5% gruppi» snocciola Federica Rosina, responsabile adv di Costruttori di Sogni Viaggi a Cisterna di Latina.
Quanto ai tour, l’80% è partito con un itinerario che ha toccato Tokyo-Kyoto-Nara-Kanazawa e Takawama, il 20% ha scelto l’estensione tour a Hiroshima e Miyajima. L’ultima richiesta per un preventivo è arrivata il giorno prima dell’intervista. Quanto al Coronavius per ora non ci sono state richieste di cancellazione: le pratiche sono confermate, e non c’è stato nessun calo di richieste di preventivi.
«Va però detto che abbiamo a che fare con viaggiatori non con villaggisti, che sono clienti fidelizzati e anche rassicurati dal fatto che il 28 febbraio partiamo per la Thailandia. In questi casi l’agente di viaggi ha una funzione in più, quella del motivatore. Ed è forse questo uno dei fattori per cui l’online non sostituirà mai totalmente la categoria». Conferma Paola Michelotti, titolare dell’agenzia Senza Orizzonti Viaggi di Riva del Garda: «Come sempre dobbiamo fare da psicologi, e ora anche un po’ da medici, ma ci siamo abituati. Io comunque invito i clienti in dubbio o ansiosi a rivolgersi al numero della Farnesina, dove rispondono persone competenti e super partes che li rassicurano. E per ora non abbiamo avuto cancellazioni».
Michelotti conferma che la psicosi c’è e coinvolge tutto l’Estremo Oriente. «Ho dovuto rassicurare più volte alcuni clienti ricordandogli che, al di fuori della Cina, la probabilità di contrarre il virus secondo l’Oms è uguale in tutto il mondo». Tant’è, clienti che avevano prenotato per Dubai e le Maldive si sono spostati sulle Canarie. «Ma penso che sia una emergenza passeggera che a un certo punto svanirà».
TENDENZE. «Trattiamo il Giappone da poco ma è andato molto bene specie con i gruppi, anche a fine anno. Ora notiamo qualche segnale di preoccupazione – dice Gian Mario Pileri, titolare di International Travel di Olbia e vicepresidente Fiavet – La gente vuole viaggiare in tranquillità e c’è un certo allarmismo: chi ha pensato di fare un viaggio in Oriente è in stand by e aspetta gli sviluppi delle prossime due settimane. E ho notato un andamento diverso in Italia: continuano a prenotare da Veneto e Piemonte, mentre Centro e Sud Italia e Lombardia sono più ferme».