Riunioni, chat e flash mob: come si mobilita il mondo del turismo
Un week-end all’insegna della mobilitazione spontanea: a poche ore dal primo provvedimento emanato dal governo a sostegno del comparto turistico per l’emergenza coronavirus, da nord a sud si moltiplicano le riunioni degli agenti di viaggi e le manifestazioni anche di altre categorie del turismo.
Ad Agrigento, tutti gli attori del turismo si sono riuniti per capire cosa fare ed esporre ai referenti istituzionali locali la drammatica situazione che sta vivendo il settore: in particolare a nome degli agenti di viaggi.
Il presidente di Fiavet Sicilia, Giuseppe Ciminnisi, ha evidenziato le criticità legate al blocco dei viaggi d’istruzione che rischia di costringere alla chiusura il 40% di agenzie siciliane che non possono far fronte alla richiesta di rimborsi dei servizi, in gran parte prepagati. «Stiamo parlando di micro imprese – evidenzia Ciminnisi – che nel 90% dei casi è composto da due persone che rispondono in solido con beni propri. Se lo Stato ha speso 1,3 miliardi per sostenere Alitalia, deve comportarsi allo stesso modo per le migliaia di agenti di viaggi e operatori che rischiano la chiusura».
Tra le proposte avanzate dal comparto in Sicilia, un Fondo Rimborsi per il risarcimento dovuto alle scuole, posticipo degli interessi passivi sui mutui e sui fidi, congelamento dei soldi già versati dai genitori per i viaggi d’istruzione perché questa liquidità, non rientrando in capitoli di risorse economiche delle scuole, sono stati incassati e versati in conti transitori, di modo che si possano svolgere questi viaggi appena possibile, subito dopo il periodo di blocco. Altra richiesta è quella di sollecitare il ministero dei Trasporti per i rimborsi da ottenere dalle compagnie aeree adeguando il tutto ai decreti emergenziali espressi dallo Stato.
Mentre in Sardegna, come ci viene raccontato dall’operatore locale Gian Mario Pileri, è stata creata una chat dove gli agenti di viaggi e operatori informano e vengono a loro volta aggiornati sui vari problemi nel territorio. Lunedì è prevista una chiusura delle agenzie di viaggi per manifestare la loro preoccupazione, mentre c’è già stata una riunione degli adv con gli albergatori sardi di Federalberghi per fronteggiare l’emergenza operativa e il 14 marzo è previsto un incontro collettivo degli adv a Cagliari per stilare una serie di misure da sottoporre alla Regione.
«L’unica nota positiva – commenta Pileri – è che finalmente, in questa drammatica situazione, i politici e gli amministratori ci stanno ascoltando e percepiscono la gravità della nostra condizione».
Intanto a Firenze le guide turistiche han dato vita, sabato scorso, ad un flash-mob lanciando l’hashtag #italyissafe con l’obiettivo di combattere la piscosi che ha già causato una pioggia di cancellazioni. Le guide toscane auspicano che la stessa iniziativa venga presa in altre piazze italiane per sensibilizzare i media nazionali e internazionali sul concetto che il nostro è un paese sicuro.
In Campania, invece, precisamente a Caserta c’è chi come la Ota Viaggi, in collaborazione con il network Agenzia per Amica ha organizzato per oggi un vero e proprio incontro di formazione su come il settore travel può e deve affrontare la crisi e gestire l’emergenza operativa: hanno aderito circa 150 agenti di viaggi.
Altri incontri sono preannunciati in settimana anche in Emilia-Romagna (a Bologna) ed in Veneto per sollecitare amministrazioni locali e governo ad adottare concreti provvedimenti a sostegno delle imprese turistiche al centro di un autentico tsunami in termini di cancellazioni prenotazioni e annullamenti viaggi.
Le date si rincorrono, d’altra parte si tratta di una situazione in continua evoluzione, che L’Agenzia di Viaggi continuerà a monitorare su tutto il territorio nazionale, per dare la giusta copertura all’emergenza economica che sta investendo l’intero settore turistico, sempre in attesa di conoscere i provvedimenti strutturali annunciati dal ministro Mibact, Dario Franceschini, per il comparto a livello nazionale, che sicuramente attingerà risorse da quel budget straordinario di 3,6 miliardi di euro già anticipato domenica dal ministro del Mef, Roberto Gualtieri.