Booking, via libera all’utilizzo dei voucher

14 Aprile 15:03 2020 Stampa questo articolo

Prima il passo indietro sulle condizioni di “Forza maggiore” applicate alle cancellazioni legate all’emergenza Covid-19, ora un passo avanti con la possibilità di utilizzare i voucher. Booking, infatti, ha finalmente dato il via libera alla possibilità per il cliente di optare per i voucher in caso di impossibilità a usufruire della sistemazione alberghiera scelta.

Interpellata da L’Agenzia di Viaggi Magazine, la Ota statunitense ha infatti sottolineato che “nei casi in cui i clienti siano impossibilitati a raggiungere fisicamente la struttura che hanno prenotato sulla piattaforma (a causa di restrizioni governative) offriamo sia l’opzione di cambiare le date di permanenza, sia la possibilità di ricevere un credito (voucher) per una futura prenotazione o in seguito alla cancellazione”.

Via libera, quindi, all’utilizzo dei voucher anche sulle Ota che erano state “dichiarate” ostili dalle associazioni di settore, Federalberghi in primis, anche se mancano ancora i dettagli su come verrà utilizzato il servizio.

Già lo scorso 7 aprile il nostro giornale ha inoltrato alla sede europea di Booking.com in Olanda una richiesta di chiarimento sul funzionamento dei voucher chiedendo se “il credito sia trattenuto da Booking che emette un voucher per nome e conto dell’albergo oppure no” e se la disposizione sia retroattiva e valida per quali Paesi oltre l’Italia”. Al momento in cui scriviamo non abbiamo ancora ricevuto risposta dal legal team di Booking e confidiamo di avere presto un riscontro. Nel frattempo molto albergatori segnalano che per le prenotazioni cancellate fine al 6 aprile scorso Booking non prevede la possibilità di emettere voucher.

Lo scorso 31 marzo Alessandro Nucara, direttore generale di Federalberghi, aveva denunciato l’ostruzionismo verso gli hotel da parte dei portali di prenotazione, “che nella quasi totalità delle ipotesi di voucher non ne vogliono proprio sapere” annunciando una lettera di diffida nei confronti di chi non avesse rispettato la normativa italiana.

Per Nucara i più grandi come Booking, si rifiutavano «a prescindere di utilizzare il voucher, rimborsando il cliente e addebitando l’albergo – spiega il direttore – L’atteggiamento di Expedia, invece, è leggermente diverso: accetta lo strumento ma lo emette di suo, trattenendo i soldi già in cassa fino a quando questo non sarà utilizzato». Ora, però, sembra esserci la svolta anche riguardo alla possibilità dei voucher.

Lo scorso 6 aprile, inoltre, Booking ha annunciato la modifica delle condizioni di “Forza Maggiore” con il portale che non avrebbe più applicato le condizioni iper-flessibili sulle prenotazioni che i clienti avessero voluto cancellare proprio legate all’emergenza coronavirus (inizialmente la validità di tale policy era dal 23 febbraio fino al 14 marzo 2020, ndr) . Norma che aveva scatenato le ire degli albergatori, costretti a rimborsare il cliente sugli eventuali pagamenti anticipati e ad annullare i costi di cancellazione

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Gabriele Simmini
Gabriele Simmini

Giornalista. Specializzato in trasporto aereo e ferroviario, economia, agenzie di viaggi, tecnologia ed estero. Segue convention e fiere internazionali.

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