Bluserena, Silvio Maresca: «Le condizioni per aprire i villaggi»

13 Maggio 07:00 2020 Stampa questo articolo

«Non mi piace fare proclami, ma la situazione è delicatissima e stando alle bozze del decreto Rilancio, sembrerebbe che si stia facendo il possibile per cancellare una buona parte del settore e della prossima stagione turistica. Spero di essere smentito». Silvio Maresca, amministratore di Bluserena S.p.a., è un imprenditore schivo con la stampa, che preferisce lasciare spazio agli operativi, al commerciale, lasciando parlare i numeri e il fatturato dell’azienda di Pescara che rientra tra i big player del Mare Italia.

Ma la crisi da coronavirus, le sue forti ripercussioni economiche e le tardive, quanto mancate, al momento, risposte da parte del governo non hanno lasciato altra scelta a Maresca che in prima persona sceglie di difendere il valore della sua impresa, rispondendo a L’Agenzia di Viaggi Magazine sia sui temi di stretta attualità sia sulle misure che Bluserena sta adottando per ripartire.

Ha detto che le bozze del dl Rilancio sembrano voler cancellare il settore turistico. Quali sono i punti più critici?

«Ce ne sono diversi. Ad esempio la soglia di 5 milioni di fatturato per i contributi a fondo perduto non ha senso in questo scenario. Se in tempo di pace è del tutto giustificato concentrare aiuti pubblici sulle Pmi, nel cosiddetto “tempo di guerra”  le imprese piccole e medie possono perfino essere più resilienti rispetto alle grandi che hanno struttura e costi più rigidi. Ci sarebbe bisogno di parità di condizioni. Nelle bozze che ho letto addirittura c’è il blocco dei licenziamenti per tre mesi, e una proroga della cassa integrazione di durata inferiore. Davvero incomprensibile».

Parlando di prodotto: quando e come partirà la stagione?
«Siamo pronti ad aprire a fine giugno, ma solo se saranno garantite due condizioni essenziali: il governo e le istituzioni devono comunicarci protocolli chiari e immediatamente disponibili, altrimenti Bluserena non apre. In seconda battuta, dobbiamo avere la garanzia che l’operatore non può avere alcuna responsabilità penale se rispetta i protocolli certificati. Se così non sarà disposto, anche in questo caso noi non apriamo».

Come state affrontando l’incertezza delle prenotazioni? 

«Per rassicurare i nostri clienti abbiamo varato la cancellazione gratuita fino a 14 giorni dall’inizio della vacanza. È un messaggio importante anche per le agenzie che stanno per riaprire. Bluserena è un gruppo solido che garantisce trasparenza e sicurezza a tutti i livelli».

Per un operatore con quasi 4mila camere in 12 strutture la sicurezza è una priorità?
«Bluserena già in epoca pre-Covid aveva in servizio una divisione specializzata in qualità e sicurezza con 20 addetti che nella scorsa stagione hanno effettuato oltre 7.500 controlli della qualità dei servizi, 3.000 rilevazioni strumentali e 650 analisi di laboratorio a garanzia della sicurezza dell’acqua, delle piscine e degli alimenti. Abbiamo sempre messo al primo posto affidabilità, qualità, sicurezza e ora, in tempo di coronavirus faremo ancora di più».

Come state organizzando le strutture riguardo ai protocolli di sicurezza e igiene?
«I nuovi servizi, la ristorazione, i protocolli di sanificazione di tutti gli ambienti, la formazione del personale, sono tutti conformi a norme e protocolli nazionali vigenti, e saranno adeguati a quelli improntati ai principi definiti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Inoltre, Diversey, leader mondiale di soluzioni per la pulizia, la disinfezione e l’igiene è il nostro partner per un piano di sanificazione rigoroso e continuo. Prima dell’arrivo in villaggio, e quotidianamente, infatti tutte le camere verranno sanificate con prodotti a base di alcool e di sodio ipoclorito. La biancheria verrà sanificata ad alte temperature, e non vi sarà nessun contatto tra biancheria sporca e pulita».

Ci sarà una diminuzione della capacità nei villaggi?
«Certo. Per garantire il distanziamento fisico, accoglieremo nei nostri villaggi solo il 50% di ospiti rispetto alla capienza complessiva. Sospenderemo i servizi per i quali è impossibile attuare il distanziamento e adotteremo tutti gli ausili di separazione e schermatura. Tutte le file, gli accessi e i deflussi, saranno regolati per assicurare adeguate distanze fisiche. Ultimo, ma non meno importante: all’arrivo in villaggio effettueremo misurazioni della temperatura corporea a tutti gli ospiti e gli arrivi saranno distribuiti su due giorni, sabato e domenica».

Come cambierà l’accesso a spiagge e piscine?
«Abbiamo già studiato una nuova disposizione degli ombrelloni in spiaggia, e dei lettini in piscina, che offrirà ampi spazi e distanze. I corsi sportivi, invece, si svolgeranno in piccoli gruppi, in sicurezza e più personalizzati. Ci tengo a precisare che gli spettacoli serali, infine, saranno organizzati su due turni tenendo sempre alto e disponibile a tutti il livello di offerta dell’intrattenimento».

 Il vostro target sono le famiglie: come cambierà l’offerta nei villaggi?
«Sarà migliorata. Al ristorante ci saranno i tavoli riservati per famiglia, opportunamente distanziati. Anche in questo caso abbiamo previsto due turni per garantire un miglior comfort e un adeguato distanziamento. Per i più piccoli, invece, i nuovi mini club garantiranno più spazio e sicurezza con i bambini che saranno divisi in piccoli gruppi senza rinunciare al mare, ai giochi e ai laboratori creativi. Presso la Biberoneria, oltre all’assistenza e disponibilità di prodotti pronti o da preparare, sarà presente anche un’addetta a disposizione per la preparazione delle pappe».

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L'Autore

Gabriele Simmini
Gabriele Simmini

Giornalista. Specializzato in trasporto aereo e ferroviario, economia, agenzie di viaggi, tecnologia ed estero. Segue convention e fiere internazionali.

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