Flixbus, ripartono le rotte internazionali
Dopo la ripartenza in Italia (ancora su scala ridotta), Flixbus torna operativa anche sulle rotte internazionali: giovedì 18 giugno gli autobus verdi torneranno a viaggiare dall’Italia anche verso Parigi, con fermate intermedie a Chambéry e a Lione.
La riattivazione dei primi collegamenti transfrontalieri da parte di Flixbus è resa possibile dalla riapertura del 15 giugno dei confini nazionali tra vari Stati, che coinvolge, fra gli altri, anche Germania, Austria, Francia, Polonia e Repubblica Ceca (in molti di questi Paesi, come in Italia, Flixbus è tornata attiva con una rete domestica ridotta).
In base alla domanda, sarà incrementato il numero delle destinazioni raggiungibili in futuro. Flixbus mira ad aumentare progressivamente la capillarità del network, “ma le prospettive sono incerte: nonostante il ruolo sociale svolto in tal senso da Flixbus e dalle altre imprese della lunga percorrenza, ad oggi il settore rimane escluso dalla strategia di rilancio per i trasporti delineata dal governo nell’ambito del decreto Rilancio”, spiega la compagnia in una nota.
«In questi giorni stiamo ricevendo diverse richieste da parte di moltissimi comuni, oltre che da parte dei cittadini, per riprendere, aumentare o attivare ex novo collegamenti e tratte, soprattutto da quelle regioni dove gli altri mezzi di trasporto non arrivano – afferma Andrea Incondi, managing director di Flixbus Italia – Vorremmo rispondere positivamente a tutti, ma seguendo quotidianamente le attività, senza una reale possibilità di pianificazione non possiamo nasconderci che la ripresa dei servizi sarà lenta e incerta».
Incondi mette in evidenza la necessità di «risorse adeguate per far ripartire centinaia di aziende e non lasciarle morire. Se non si interviene è a rischio l’effettivo diritto alla mobilità delle persone e vengono messe in discussione le normali regole in materia di concorrenza, italiane ed europee, che garantiscono parità di trattamento a tutti gli operatori. Per questo, ancora una volta, chiediamo al governo, e in particolare al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e alla ministra Paola De Micheli, di rendere possibili interventi a supporto anche del settore delle linee di autobus di lunga percorrenza».
Il managing director ricorda l’importanza degli spostamenti intermodali per raggiungere soprattutto i centri minori e per il rilancio del turismo nel Paese «in questa estate che tutti auspichiamo all’insegna della riscoperta della natura, del patrimonio, della ricchezza delle migliaia di piccoli comuni italiani».
Sulla base del crescente afflusso sui collegamenti nazionali nelle prime due settimane di giugno, Flixbus espande dal 18 giugno la rete nazionale da 70 a 130 destinazioni (rispetto alle 500 pre Covid-19): alle fermate riattivate il 3 giugno si aggiungono, fra le città capoluogo di provincia, Imperia, La Spezia, Alessandria, Vicenza, Trieste, Modena, Ferrara, Ravenna, Lucca, Ancona, Teramo, L’Aquila, Potenza, Matera, Taranto, Vibo Valentia e Ragusa. Tornano attive anche le corse per gli aeroporti di Malpensa e Lamezia Terme.
Ripartono poi le rotte verso mete balneari in Liguria (Ventimiglia e Sanremo), Romagna (lidi ravennati, Cervia, Milano Marittima e Cesenatico), nelle Marche (Porto Recanati e Civitanova Marche) e in Abruzzo (Alba Adriatica), Molise (Termoli), Puglia (Polignano a Mare, Ostuni, Otranto e Gallipoli), Calabria (Sibari, Strongoli Marina e varie altre mete del litorale ionico) e Sicilia (Taormina). Partono inoltre i primi collegamenti per le località di Porto Cesareo, Ugento e Santa Maria di Leuca nel Salento.
Completa il quadro la ripartenza delle tratte per Oulx, Osimo, Loreto, Orte, Todi, Giulianova, Mola di Bari, Gioia del Colle, Francavilla Fontana, Massafra, Grottaglie, Manduria, Avetrana, Nardò, Maglie, Spezzano Albanese, Tarsia, Rosarno, Modica, Comiso e Lentini.
Flixbus ricorda di aver adottato misure di sicurezza più stringenti della media: accurata pulizia e disinfezione dei mezzi, sanificati alla fine di ogni corsa e sottoposti a sanificazione aggiuntiva nelle maggiori autostazioni, l’imbarco previsto esclusivamente dall’entrata posteriore, il check in in modalità touchless e la presenza di un dispenser con gel disinfettante per l’intera durata del viaggio. A tali misure si aggiunge la garanzia della distanza minima anche nelle fasi di imbarco e di sbarco, e l’obbligo di indossare la mascherina di protezione prima, durante e alla fine del viaggio.